INIZIATI I LAVORI PER INGRANDIRE L’INVASO DI VALLANTICA
Una stagione irrigua positiva, quella che si è chiusa a fine mese di settembre da parte del Consorzio di Bonifica Tevere Nera e che porta con sé aspetti non di poco conto. Sono stati oltre mille e 100 gli ettari serviti nei comuni di Terni, Narni, San Gemini, Alviano, Baschi e Montecchio. Anche nel Lazio, nel comune di Castiglione in Teverina, sono stati irrigati circa 20 ettari.
Dal 1 maggio gli impianti hanno lavorato a pieno regime, non registrando mai alcun fermo o anomalia. Quest’anno, per la prima volta, si è notato un aumento dell’irrigazione con sistemi a goccia da parte degli utenti del Consorzio. Un segnale significativo in termini di risparmio idrico e di beneficio per le colture.
Sul fronte dei lavori in corso dell’Ente, sono iniziati il 2 ottobre quelli di ampliamento della vasca in località Vallantica (San Gemini). “Come per l’invaso di Quadrelletto (inaugurato nel giugno scorso) – spiega la direttrice dell’Ente, Carla Pagliari – sarà raddoppiato il volume, che passerà dal contenere 2.800 m3 di acqua a 5.000 m3”.I lavori termineranno entro maggio 2024 e il costo complessivo dell’opera è di un milione di euro (finanziamento del ministero dell’Agricoltura e Sovranità alimentare).
“L’invaso – continua la direttrice Pagliari – servirà una superficie di circa 180 ettari nella zona di San Gemini e Terni (Maratta) e sarà di fondamentale importanza anche per i tanti orti urbani che si trovano nel quartiere Gabelletta”.
Altri lavori sono in partenza per i nuovi impianti di distribuzione irrigua degli invasi. Al termine dell’ampliamento nella seconda vasca di Vallantica e in quella in corso di ingrandimento, si riusciranno a servire 300 ettari di terreno per un investimento complessivo di 2 milioni e 100 mila euro.
“Gli impianti di distribuzione – dichiara il presidente del Consorzio, Massimo Manni – sono realizzati con sistemi all’avanguardia. L’utente e l’Ente hanno la possibilità di monitorare costantemente i flussi d’acqua, contabilizzarla e gestirla direttamente tramite app. Tutto questo significa stare al passo con i tempi ed evitare il più possibile dispersione di acqua.
I lavori che stiamo effettuando per allargare gli invasi – conclude il presidente Manni – ci permettono di programmare un futuro idrico capace di contrastare al meglio l’emergenza siccità. Un rischio che il 2022 ci ha ricordato in maniera insistente e che purtroppo potrebbe ripresentarsi”.