SANTA MARIA: aumenta la capacità attrattiva, i numeri e le prospettive

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AZIENDA OSPEDALIERA SANTA MARIA DI TERNI

“L’attività dell’azienda ospedaliera Santa Maria torna ai livelli pre-Covid. è la dimostrazione dell’alta qualità delle prestazioni sanitarie che stanno determinando una forte capacità attrattiva regionale ed extraregionale”.

Andrea Casciari, direttore generale del Santa Maria di Terni, tira le somme dei primi otto mesi di lavoro dal giorno del suo insediamento – avvenuto nel settembre scorso – e analizza la situazione attuale, anche in ottica futura.

La crescita dell’attività rispetto al periodo pre-Covid

Casciari analizza la situazione attuale comparandola al periodo pre-Covid, fotografando così due momenti che non sono stati influenzati dall’emergenza gestionale. Per quanto riguarda l’alta specialità regionale, il 2023 vede un incremento del valore economico sia rispetto al 2022, sia rispetto al 2019, anno pre-Covid. Nei primi cinque mesi del 2023 il fatturato si attesta su 10.100 milioni, contro i 9.3 dello stesso periodo del 2022 e i 9.2 del 2019. In crescita, nello stesso periodo, anche la cifra relativa ai ricoveri per l’alta specialità regionale: 620 per il 2023, 573 nel 2022 e 598 nel 2019. Per quanto riguarda l’attività extraregionale, il numero dei ricoveri nel 2023 è in crescita rispetto all’anno precedente (1.540 contro 1.456). 

“Con molta soddisfazione – spiega il direttore generale – registriamo un forte incremento dell’attività della nostra struttura, che è tornata ai valori pre-Covid. È la dimostrazione dell’alta qualità delle prestazioni sanitarie rese dal personale del Santa Maria, che stanno determinando una forte capacità attrattiva regionale ed extraregionale. Tali risultati sono stati raggiunti nonostante il sovraffollamento e le criticità strutturali ereditate, così come ampiamente rappresentato ai vertici regionali e nazionali in occasione della visita del ministro Orazio Schillaci, avvenuta nelle scorse settimane. In merito voglio rappresentare come sono state portate avanti numerose azioni volte al contenimento del sovraffollamento con risultati significativi, tra cui quello dell’ambulatorio codici verdi e bianchi.

Il nuovo ambulatorio del Pronto soccorso: i risultati

In questa fase, particolare importanza assume l’analisi dei dati relativi all’ambulatorio dei codici verdi e bianchi, lanciato all’interno del Pronto soccorso l’11 aprile scorso.

“Il progetto sperimentale – spiega Casciari – sostenuto dall’USL Umbria 2, proseguirà fino al mese di luglio. Si tratta di un piano che si inserisce nella rivoluzione che sta investendo il servizio sanitario nazionale. Tiene conto, infatti, delle nuove esigenze del panorama sanitario, che presuppone un migliore supporto della medicina territoriale alle strutture ospedaliere”. L’ambulatorio è coordinato dalla dottoressa Simonetta Centurione, in collaborazione con il dottor Giorgio Parisi.

I dati

Dall’analisi numerica riferita al periodo aprile-maggio, si può apprezzare una notevole riduzione dei tempi di attesa, soprattutto per quanto riguarda le 12 ore diurne. Confrontando i dati relativi al periodo di avvio del nuovo sistema regionale a cinque colori (10 gennaio – 10 aprile 2023) con quelli relativi al periodo del progetto sperimentale (11 aprile 2023 – oggi), si evidenzia la seguente riduzione dei tempi di attesa medi nelle 24 ore.

I codici bianchi sono passati da 107 minuti a 64 minuti. I codici verdi da 90 minuti a 71 minuti. In questo caso si è assistito a un miglioramento della performance nel contesto delle fasce di valutazione stabilite a livello ministeriale. La presa in carico dei codici a più bassa intensità ha consentito, inoltre, un efficientamento della presa in carico dei codici a più elevata intensità di cura. I codici azzurri sono passati da 93 minuti a 77 minuti. I codici arancioni da 45 minuti a 31 minuti.

Gli obiettivi raggiunti

La riduzione dei tempi di attesa per i pazienti con diverse priorità e soprattutto la riduzione dei tempi di attesa per i codici a minore intensità di cura ha avuto, sull’utenza, un miglioramento della percezione della qualità del servizio di cura e assistenza. Il personale hostess/steward ha rilevato una netta diminuzione dei contenziosi in sala d’attesa.

Per alcune patologie si sono ridotti i tempi di permanenza dei codici bianchi e verdi. Infine, la crescita culturale del gruppo di lavoro dell’ambulatorio ha avuto un’influenza significativa sull’approccio clinico-organizzativo rispetto ad alcune patologie a bassissima intensità di cura che inutilmente affluiscono al Pronto soccorso.

La situazione strutturale:
il punto sui lavori

“Inoltre – prosegue Casciari – dalla data del mio insediamento si sono attivati numerosi cantieri, soprattutto nelle aree di maggiore necessità, quali radiologia, endoscopia digestiva, anatomia patologica, malattie infettive. A breve saranno attivati i lavori del Pronto soccorso e dell’osservazione breve intensiva, interamente finanziati dal Dl 34. La ristrutturazione del Pronto soccorso e dell’osservazione breve intensiva porterà un ulteriore e significativo miglioramento al Pronto soccorso stesso”.

A livello operativo, in questa fase si sta avviando il contratto unico per i lavori di manutenzione all’interno della struttura, che comprenderanno in sostanza tutti gli impianti dell’azienda ospedaliera e diversi interventi di manutenzione ordinaria. I lavori, per un valore complessivo a base d’asta di oltre un milione, dureranno dodici mesi. L’obiettivo è migliorare i risultati e ottimizzare le risorse, interfacciandosi con un unico interlocutore che sarà poi chiamato a rispondere sia in termini qualitativi che quantitativi del progetto.

A breve partirà anche il progetto per la struttura dell’Ufa, l’Unità Farmaci Antiblastici, per la realizzazione di una struttura modulare interna per un valore di 900mila euro e tempi di lavoro stimati in sei mesi dal via al cantiere. L’obiettivo è arrivare a incrementare la quota di farmaci per le terapie oncologiche prodotti all’interno del Santa Maria.

Per quanto riguarda le tecnologie, il 16 febbraio scorso è stato inaugurato il nuovo acceleratore lineare nel reparto di Radioterapia, che sfrutta una tecnologia avanzata per migliorare le prestazioni e i servizi offerti ai cittadini. Inoltre, il Santa Maria è oggi dotato del nuovo software Magnetom Skyra Fit, che aggiorna la risonanza magnetica, acquistato grazie alla donazione della Fondazione Carit per un valore complessivo di 700mila euro.

Andrea Casciari
Direttore Generale del Santa Maria di Terni