PROTESI MAMMARIE E TUMORI AL SENO

Allattamento

La mastoplastica additiva è uno degli interventi più richiesti di Chirurgia Plastica Estetica e possiamo bene immaginarne il perché

Il seno è una parte del corpo di cruciale importanza per una donna per le implicazioni psicologiche sull’immagine del proprio corpo, della propria femminilità e della propria sessualità.

Nonostante la mastoplastica additiva sia un intervento sicuro ed efficace, permangono ancora molti dubbi e domande nell’immaginario collettivo, ad esempio: “È vero che c’è il rischio che le protesi esplodano in aereo?”, “Chi ha delle protesi al seno può allattare?” Ma soprattutto: “Le protesi al seno favoriscono l’insorgere di un tumore alla mammella?”
Chiediamo chiarimenti al Dr. Uccellini …

“Certamente si possono tranquillizzare le donne rispetto a gran parte di questi dubbi. Le protesi mammarie non esplodono in aereo e, con la sola mastoplastica additiva, è possibile allattare. La paziente nella foto, che ho operato alcuni anni fa, dopo aver realizzato il proprio sogno di un seno più proporzionato al suo corpo, ha avuto due gravidanze ed ha allattato i suoi stupendi bambini complessivamente per oltre tre anni!”.

“Per quanto riguarda la connessione tra le protesi mammarie e l’insorgenza dei tumori al seno, anni di studi e osservazioni cliniche su grandi numeri, non hanno dimostrato la sussistenza di alcun rischio significativo, anzi, le protesi mammarie sono utilizzate di routine in alcuni tipi di ricostruzione mammaria dopo exeresi di tumori al seno. Dati statistici dimostrano addirittura che le donne che si sono sottoposte a interventi di mastoplastica additiva hanno una mortalità più bassa per tumori al seno rispetto alla popolazione generale. Questo, verosimilmente, non per un effetto protettivo delle protesi mammarie, ma perché si tratta di donne più attente a questa delicata parte del proprio corpo. È chiaro che le pazienti, dopo l’intervento, devono continuare a farsi seguire dal Chirurgo Plastico e debbono sottoporsi a periodici controlli senologici in centri diagnostici specializzati.

Oggi, inoltre, le pazienti devono essere informate di una rara forma di linfoma, denominata ALCL, la cui insorgenza è associata alla presenza delle protesi mammarie. Fin ora il numero di casi osservati nel mondo è estremamente esiguo e, per la maggior parte dei casi, il decorso di questa patologia si è mostrato piuttosto benigno. I dati fin ora indicano che l’ALCL è primariamente associato a protesi testurizzate e non a protesi lisce.

Questa e altre considerazioni m’inducono a sottolineare che, nonostante la mastoplastica additiva sia un intervento estremamente comune e sicuro, si tratta pur sempre di un’operazione chirurgica delicata ed è fondamentale che la paziente sia guidata nelle proprie scelte da specialisti del settore sia prima dell’intervento che, con un adeguato follow up, negli anni successivi”.

Dr. ROBERTO UCCELLINI
specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica 
specialista in chirurgia generale

TERNI – Viale della Stazione, 63
ROMA – Via Frattina, 48
LONDRA “The private Clinic” – 98 Harley Street

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