Quest’anno le campagne di prevenzione contro il tumore al seno sono più importanti degli altri anni.
Da un lato lo tsunami Covid-19 che ha bloccato le attività di prevenzione e le visite, dall’altro il tumore al seno che non smette di colpire anche durante la pandemia. Risultato: “Danni raddoppiati per le donne se il controllo al seno viene ancora rimandato”.
Quindi il pericolo è che si arrivi a un aumento dei casi più gravi e della mortalità.
Per le donne i danni indiretti di Covid-19 potrebbero essere maggiori di quelli diretti: dopo la pandemia, secondo le previsioni, potremmo diagnosticare più casi di cancro al seno e più tumori avanzati, probabilmente anche inoperabili, con un inevitabile aumento della mortalità. Negli Usa si stimano circa 5 mila morti in più per cancro del seno nei prossimi 10 anni. Ma siamo ancora in tempo per invertire questa tendenza, se le donne spezzano la catena della paura del virus che le tiene lontane da ambulatori e ospedali, per riprendere regolarmente visite ed esami senologici.
Da qui l’importanza assoluta di riprendere le attività di prevenzione, diagnosi e cura.
Dott.ssa Lorella Fioriti
Specialista in Radiodiagnostica, Ecografia,
Mammografia e Tomosintesi Mammaria