NARNI E IL CINEMA

UN LEGAME INDISSOLUBILE

Narni Scalo si sta sempre di più avvicinando ad una grande fucina di arte, rigorosamente a cielo aperto.
Non solo grazie ai murales realizzati dall’artista David Pompili ma anche per tutti gli eventi collegati al cinema, così come la rassegna del film restaurato, intitolata “Le vie del cinema”. Consolidando l’idea che la costruzione di un’identità per il centro abitato di Narni Scalo può passare attraverso il cinema, anche grazie al progetto “Rigenerarsi”, appunto.

Le ultime novità che hanno interessato il territorio narnese sono state le tre opere murarie, una dedicata a Paolo Villaggio, una a Gastone Moschin e l’ultima a Terence Hill. A realizzarle sempre il sapiente pennello di David Pompili a cui sta particolarmente a cuore non solo l’arte dei murales ma Narni Scalo stesso.

L’artista, infatti, da anni si impegna a regalare colori, omaggi e stupore ai cittadini e a quanti giungono nel luogo. Per quanto riguarda Paolo Villaggio si può ammirare il suo “faccione” nei panni del ragionier Ugo Fantozzi, un personaggio letterario e cinematografico italiano, le cui storie sono narrate in racconti e film, perennemente inseguito dalla mala sorte. L’opera è stata realizzata sulla facciata di un edificio in via Tuderte, davanti alla rotonda dell’hotel Fina. Un altro bellissimo tributo è quello fatto da David Pompili a Gastone Moschin con il murales intitolato “aMICO”. Il volto dell’attore di “Amici miei”, “Milano calibro 9”, “Signore e signori”, classe 1929, è diventata una suggestiva opera muraria.

Ma non poteva di certo mancare anche un omaggio a Terence Hill, pseudonimo di Mario Girottida, da poco ospite anche ad Amelia per l’inaugurazione della piscina dedicata all’amico Bud Spencer. Il murales a lui dedicato si intitola “Ottiche pop”.

I murales sono stati contornati anche dalla trentesima edizione della manifestazione “Narni, Le Vie del Cinema”, nata nel 1995, che consiste nella proiezione di classici riproposti al pubblico nella loro forma migliore. Dal 29 luglio al 3 agosto al Parco Bruno Donatelli sono state molte le pellicole proiettate, con un “villaggio” dello street food in cui assaporare prodotti tipici locali. Di particolare interesse le proiezioni di due restauri della Cineteca di Bologna: il primo è il film “Lo chiamavano Trinità” del 1970 di E. B. Clucher (Enzo Barboni) e l’altro è il film “Ieri, oggi, domani” (1963), diretto da Vittorio De Sica, vincitore dell’Oscar al miglior film straniero nel 1965. La rassegna si è conclusa con un doveroso omaggio a Giuliano Montaldo recentemente scomparso, il primo direttore artistico di Le vie del cinema, cittadino onorario di Narni.

Ma le buone notizie e le sensazionali opere di Pompili non terminano qui, infatti a settembre l’artista riprenderà la produzione di altre 8 opere che saranno consegnate alla cittadinanza tra la fine del 2024 e il 2025.

Elena Cecconelli