
Due ternani tra le dune
La 47ª edizione della Dakar ha regalato, anche quest’anno, brividi ed emozioni. Per la sesta volta si è svolta nel deserto dell’Arabia Saudita un percorso estremo di circa settemila chilometri sul quale si sono confrontati 807 piloti (mai così tanti) su auto, moto e camion.
La prima edizione della Paris-Dakar, la «gara più dura del mondo», nel 1979 vide la partecipazione di 182 concorrenti. Lo stesso ideatoreThierry Sabine quando nel 1976 pensò a questa competizione, probabilmente non immaginava il grande successo che avrebbe raggiunto. Quest’anno più di 70 televisioni e oltre mille giornalisti al seguito, con un giro d’affari stimato in centinaia di milioni di euro.
Non più quindi la gara dal sapore romantico degli inizi alla quale partecipavano solo piloti privati. La Dakar è adrenalina pura, trionfi epici ma anche dolore e tragedia. I piloti italiani, negli anni, hanno scritto pagine memorabili. Ricordiamo Edi Orioli con ben quattro Dakar vinte, il compianto Fabrizio Meoni, l’ultimo italiano a trionfare nel 2002 per un totale di due successi, Franco Picco con tre piazzamenti sul podio finale, poi Andrea Balestrieri, Ciro De Petri e Giovanni Sala: un podio a testa per ciascuno. Una vera impresa la fece Francesco Perlini che vinse due Rally Dakar nel 1992 e nel 1993 nella categoria camion, gareggiando con mezzi dell’omonima azienda di famiglia. In questa categoria anche Giacomo Vismara, trionfatore nel 1986 e Giorgio Villa vittorioso su camion Perlini nel 1990. Tra gli umbri citiamo la partecipazione del bravo ed esperto pilota Gianpiero Findanno e Gianluca Tassi, primo italiano pilota disabile a terminare la massacrante Dakar nel 2017.
Ad arricchire la pattuglia azzurra nell’edizione 2025 due ternani: Tommaso Montanari, pluricampione italiano Motorally alla sua terza esperienza e Danilo Petrucci, insieme a Claudio Bellina e Marco Arnoletti su camion Iveco Powerstar di Italtrans Racing Team e Prometeon Tyre Group, una nuova avventura dopo l’esperienza nel 2022, quando corse in sella alla KTM 450 conquistando una splendida vittoria di tappa.
Montanari, pilota del team Fantic Racing, in sella alla XEF 450 Rally Factory, cresciuto a pane e motori in una famiglia dove il motociclismo è di casa, a sette anni centra il primo successo vincendo il Campionato Nazionale mini Trophy Lem. Decide quindi di percorrere le orme del padre Mario iniziando l’avventura nell’Enduro, conquistando un Europeo e tre titoli italiani, a cui vanno aggiunti tre Tricolori del campionato Motorally. Condivide la passione per la moto con l’amico Danilo Petrucci con cui si allena spesso. Il passaggio dalle due alle quattro ruote ha rappresentato una sfida inedita per Petrucci in questa Dakar.
Il pilota ternano, considerato “Il Campione dei quattro mondi” avendo vinto almeno una gara in MotoGP, in Moto America, in Superbike e alla Dakar, nella veste inedita di copilota di un mezzo pesante ha subito dimostrato una spiccata abilità di guida. La gara non è solo una sfida contro il deserto, ma anche contro sé stessi. Purtroppo per Danilo l’avventura si è fermata alla quinta tappa a causa di un brutto incidente, dal quale l’equipaggio è uscito per fortuna indenne. Le lacrime di dispiacere del nostro campione dimostrano quanta passione anima tutte le sue avventure sportive. Per Tommaso invece la grande soddisfazione di arrivare al termine della gara, primo ternano in assoluto a compiere tale impresa.
Danilo e Tommaso, una bella storia di motori ed amicizia scritta tra le dune del deserto, esaltando insieme la tradizione motoristica della città di Terni.
Stefano Lupi