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MENOPAUSA E DINTORNI… L’importanza della Vitamina D

Negli ultimi anni l’interesse della comunità scientifica per la vitamina D è cresciuto in modo esponenziale. Tutto ciò perché sono emersi i molteplici effetti metabolici svolti da tale vitamina, oltre quelli già ben noti sull’osso.
La vitamina D in realtà è un ormone prodotto dalla nostra pelle in seguito all’esposizione ai raggi solari ultravioletti. La recente scoperta dello specifico recettore della vitamina D in organi e tessuti non direttamente coinvolti nel processo di mantenimento della struttura ossea ha suggerito l’esistenza di effetti fisiologici alternativi a quelli sul sistema scheletrico.

I ruoli della vitamina D nell’organismo umano sono svariati: regola la crescita, lo sviluppo e la mineralizzazione dell’osso, modula il funzionamento del sistema immunitario, interviene nella secrezione di insulina, nella funzionalità cardiaca, nella regolazione della pressione arteriosa, agisce a livello del sistema nervoso centrale, svolge un ruolo nella prevenzione delle patologie neoplastiche e cardiovascolari.
Tale polifunzionalità contrasta gli effetti derivanti dai bassi livelli di estrogeni tipici delle donne in menopausa, apportando numerosi effetti benefici a tutto l’organismo.
La vitamina D può essere introdotta nell’organismo tramite gli alimenti, oppure sintetizzata nel corpo umano a partire da un precursore per azione dei raggi solari.

Esiste in più forme, le più comuni sono l’ergocalciferolo (D2) sintetizzato in seguito ad esposizione ultravioletta e presente in lieviti e piante, e il colecalciferolo (D3) proveniente da fonti alimentari come il pesce grasso, il latte, le uova, l’olio di fegato di merluzzo. Una dieta scorretta e squilibrata può portare ad una riduzione dell’introito di tale vitamina. La sua concentrazione nell’organismo può essere valutata misurando un suo metabolita, il 25(OH)D (25-idrossicolecalciferolo).
La carenza di vitamina D, ma anche stili di vita scorretti ed una predisposizione genetica, possono indurre, o accelerare, nella donna in menopausa l’insorgenza di Osteoporosi.
L’Osteoporosi rappresenta un disordine delle ossa scheletriche caratterizzato dalla compromissione della robustezza dell’osso che predispone ad un aumento del rischio di frattura.

La donna in menopausa dovrebbe sottoporsi allo studio dell’osso mediante MOC (Mineralometria Computerizzata), al fine di diagnosticare le forme di osteopenia, in cui vi è una riduzione della densità minerale ossea, consentendo una diagnosi precoce prima che si manifestino le fratture. Eseguire una MOC è importante poiché l’osteoporosi decorre spesso come “malattia silenziosa”, quasi sempre asintomatica fino all’insorgenza della frattura ossea.

La vitamina D nella sua forma bioattiva determina un aumento dell’assorbimento intestinale di calcio e, legandosi con i suoi specifici recettori presenti sugli osteoblasti, promuove la sintesi di osteocalcina, proteina fondamentale per l’omeostasi del tessuto osseo. La carenza di vitamina D comporta un aumento dei livelli del paratormone che causa l’eccessivo rimodellamento osseo con conseguente indebolimento dell’impalcatura scheletrica che, associata a ridotta consistenza muscolare, aumenta il rischio di cadute e fratture.
Ma, accanto allo stile di vita e alle abitudini alimentari, anche la carenza estrogenica, tipica dell’età menopausale, influenza in senso negativo il metabolismo osseo, sia per ciò che riguarda il riassorbimento, sia circa il mantenimento della struttura ossea con conseguente aumento di fragilità scheletrica e conseguente rischio di frattura. L’osteoporosi e i molti altri disturbi presenti in menopausa, legati alla carenza di vitamina D, possono essere prevenuti seguendo una dieta equilibrata, svolgendo attività fisica costante, riducendo il consumo di alcolici e caffè.

Ma, vista la complessità dei ruoli svolti e modulati da questa vitamina, a volte si rende necessaria, in menopausa, la sua supplementazione dall’esterno.
La somministrazione per via orale di vitamina D deve essere prescritta da un medico specialista poiché concentrazioni plasmatiche elevate possono risultare tossiche per l’organismo. L’avvento della menopausa è un momento importante nella vita di una donna.

Rappresenta un cambiamento non solo ormonale e fisico, ma coinvolge spesso la sfera mentale ed emozionale di una donna. Tale cambiamento va vissuto nel modo più sereno possibile ricordando l’importanza di una dieta sana, di un corretto ed equilibrato stile di vita, associati alla eventuale supplementazione dall’esterno di tutti i nutrienti di cui può diventare carente l’organismo femminile.

Dottoressa GIUSI PORCARO
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia

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