LE ECCELLENZE DEL CONSERVATORIO BRICCIALDI – LA CATTEDRA DI CHITARRA FLAMENCA

Unica in Italia e tra le sole 4 in tutta Europa

Il Conservatorio Briccialdi di Terni si pregia di avere l’unica cattedra di chitarra flamenca in Italia.

Un vero pregio tra i tanti pregi del Conservatorio, che lo rende unico e di grande rilevanza a livello nazionale e internazionale: infatti, in tutta Europa, le cattedre di chitarra flamenca sono soltanto quattro, tra cui quella di Terni.

A volere fortemente questa cattedra è stato l’attuale presidente del Briccialdi, il professor Dario Guardalben. “Siamo tutti molto orgogliosi -spiega il presidente Guardalben- di questa unicità che impreziosisce la nostra offerta formativa: la cattedra, triennio e biennio, di chitarra flamenca. Per essere precisi -puntualizza- si tratta dell’unico corso italiano attivo in chitarra con indirizzo flamenco, e soltanto quattro ne esistono in tutta Europa, compresa Terni. Mi fa particolarmente piacere -aggiunge il presidente- anche perché è dovuta a una azione che portai avanti quando ero consigliere esperto del Cnam, il Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale. Era il 2011 e l’allora direttore, Gabriele Catalucci, mi segnalò la possibilità di attivare un simile corso. Predisponemmo la richiesta nella forma di indirizzo della cattedra di chitarra. Illustrai il piano di studi nella commissione del Cnam, l’iter fu piuttosto lungo. Nel settembre del 2012 la commissione si espresse favorevolmente e, nel febbraio del 2013 il Cnam, in seduta plenaria, approvò questo originale corso di studi. Era una scommessa, ma grazie all’esperienza del docente, il maestro Juan Lorenzo, crebbero gli iscritti e si arrivò ai diplomi e fu richiesto e autorizzato anche il biennio.
La straordinarietà dell’operazione -conclude Guardalben- si evince anche dal fatto che ci sono stati vari tentativi di attivare cattedre di chitarra flamenca anche in altri Conservatori, ma senza fortuna.

LE PARTICOLARITÀ DELLA CHITARRA FLAMENCA
La chitarra flamenca differisce dalla chitarra classica per alcune caratteristiche
costitutive, oltre che per una tecnica diversa soprattutto dell’uso della mano destra.

Per quanto riguarda la costruzione, la chitarra flamenca tradizionale ha fondo e fasce in cipresso e piano armonico (più assottigliato che nella classica) in abete, caratteristica che produce un suono più acuto e forte, anche se di più rapida estinzione. Per ovviare a questo problema negli ultimi anni i costruttori di chitarre flamenche hanno cominciato ad utilizzare il palissandro per fondo e fasce, e il cedro per il piano armonico, in modo da ottenere un suono più caldo.

Per quanto riguarda il modo di suonare la chitarra flamenca, le principali differenze dalla classica si hanno nell’uso della mano destra e consistono nelle tecniche del pulgar, alzapúa, rasgueo, golpe, picados, arpegios e tremolo. La prima composizione considerata toque flamenco è la Rondeña di Julian Arcas, suonata con chitarre di D.Antonio de Torres Jurado,1860, che è considerato il ‘padre’ della chitarra. Queste chitarre, le Torres, sono state le prime preparate per i concerti.

JUAN LORENZO
Chitarrista, flamenco, si è guadagnato un posto privilegiato nel panorama concertistico
europeo.

Compie gli studi musicali a Siviglia sotto la guida di Miguel Perez e Mario Escudero, dove subito si esibisce nei tablaos e nelle fiestas più importanti della città.

In quasi trent’ anni di attività, ha tenuto circa 2000 concerti, collaborando con alcune delle figure più prestigiose del Flamenco internazionale, quali i chitarristi: Javier Conde, Manolo Franco, Paco Pena, Dani de Moron, José Luis Postigo, Victor Monge “Serranito”, Manitas de Plata, Merengue de Corboba, Oscar Herrero, i cantaores José de la Tomasa, Segundo Falcon, Carmen Sanchez, Felix de Lola e Javier Hidalgo, i bailaores José Greco, Antonio Marquez, Manolo Marin, Joaquin Grilo, “El Junco”, Juan Ortega, Joaquinì Ruiz, Miguel Angel Espino, Antonio Castro, Carmen Reina, el Choro.
Ha collaborato anche con artisti pop, tra cui Andrea Bocelli, Mario Reyes dei Gipsy Kings, Jethro Tull, Tony Esposito, Al di Meola, Pino Daniele.

Nel 1996 fonda la propria compagnia “Flamenco Libre”, con cui si esibisce in Italia, Spagna, Francia, Germania, Svizzera, Ex Juogoslavia, Tunisia.

Nel 2008-2009, con il progetto per chitarra sola ‘Flamenco de Concierto’, si esibisce in alcune delle più prestigiose sale internazionali come: Tchaikovsky hall (Mosca), Palazzo Pitti (Firenze),Teatro Parioli (Roma), Blutenburger Konzerte (Monaco di Baviera), War Memorial and Performing Arts Center di San Francisco (California),Teatro Comunale Di Lugano (Svizzera), Teatro Politeama (Palermo).

Nel 2010 realizza per la Guitart International Flamenco Edition un’opera discografica senza precedenti nel campo della musica flamenca: una nuova incisione con revisione e trascrizione del primo repertorio per ‘Guitarra Flamenca de Concierto’ che fu fatta nel 1936, (la quale segno l’avvio al concertismo) con in donazione la chitarra originale con cui Ramon Montoya (il più grande chitarrista flamenco) realizzò il disco.

Il 18 aprile 2018 riceve il premio Internazionale alla carriera ‘Maison des Artistes’ in Aula Magna all’Università La Sapienza di Roma.
Docente presso il Conservatorio Briccialdi di Terni con la prima cattedra di Chitarra flamenca ufficialmente riconosciuta in Italia (TriennioBiennio).

“Due cose sono da notare riguardo la cattedra di chitarra flamenca -spiega il Maestro Juan Lorenzo-: la prima è che abbiamo avuto già diversi alunni in Erasmus con il Conservatorio di Cordoba ottenendo ottimi risultati tanto che ad oggi lavorano professionalmente a Sevilla, la seconda cosa è che abbiamo iscrizioni dalla Spagna poiché lì sono soltanto due i Conservatori che rilasciano il titolo superiore. Tutto ciò – conclude – costituisce un grande orgoglio che evidenzia il livello della Cattedra di Terni”.