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La Pasqua: Rinascita e Sincretismo Culturale

Uno dei simboli più emblematici di questa eredità è l’uovo, presente in numerose culture precristiane come emblema di creazione e rigenerazione cosmica. Nell’Antico Egitto e in Persia, uova decorate venivano scambiate come dono propiziatorio durante le festività primaverili. Analogamente, la lepre pasquale, oggi diffusa nelle tradizioni anglosassoni, rimanda al culto germanico della dea Ostara (o Eostre), divinità della fertilità e dell’aurora, il cui nome potrebbe aver influenzato la stessa parola “Easter” in inglese.

Nel mondo classico, i Misteri Eleusini, dedicati a Demetra e Persefone, celebravano il ritorno ciclico della vita vegetale, mentre in area anatolica i riti in onore di Cibele e Attis mettevano in scena un dramma liturgico di morte e rinascita. Questi archetipi spirituali, fondati sull’idea di un rinnovamento ciclico, trovarono una naturale continuità nella simbologia cristiana della Resurrezione.

Il processo di cristianizzazione non cancellò tali usanze, ma le reinterpretò alla luce del nuovo orizzonte teologico, dando origine a un sincretismo in cui elementi pagani e cristiani si intrecciano ancora oggi. Dalle uova colorate ai falò primaverili, dalle processioni rituali alle celebrazioni dell’equinozio, la Pasqua contemporanea conserva, spesso inconsapevolmente, l’eco di antichi culti che celebravano il mistero della vita che rinasce.

Ilaria Alleva

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