Le Viti “Maritate” dell’Umbria

Coltivazione della vite

Storia e Trasformazione di un’Antica Tradizione Agricola

Introduzione:

Un tempo, le colline umbre erano caratterizzate da un paesaggio unico: viti “maritate” ad alberi, un sistema agricolo ingegnoso e sostenibile. Scopriamo insieme come questa tradizione si è evoluta nel tempo.

Le Viti “Maritate”: Un Sistema Agricolo Sostenibile

  • Un’antica usanza: Le viti venivano coltivate singolarmente, avvinghiate ad alberi che fungevano da sostegno naturale.
  • Doppio utilizzo: In estate, le foglie degli alberi venivano utilizzate come foraggio per il bestiame.
  • Potatura e riutilizzo: La potatura invernale produceva ramaglie utilizzate come combustibile per i forni.

Il Cambiamento: L’Abbandono delle Viti “Maritate”

  • Nuove tecniche agricole: L’introduzione di nuove tecniche di irrigazione ha aumentato la produzione di fieno, rendendo superfluo il foraggio degli alberi.
  • Competizione per le risorse: Gli alberi “rubavano” nutrienti alle viti, riducendone la produttività.
  • Più spazio e luce: L’eliminazione degli alberi ha liberato spazio e aumentato l’esposizione al sole, favorendo la coltivazione di altre piante.

La Nascita delle Vigne Moderne

  • Pali di castagno: Alberi di castagno, resistenti alla decomposizione, sono stati utilizzati come sostegno per le viti.
  • Coltivazione in filari: Le viti sono state disposte in filari, ottimizzando lo spazio e la produzione.
  • La potatura “a padrone”: Una pratica che privilegiava la produzione immediata a scapito della salute delle piante.

Conclusione:

La storia delle viti umbre è un esempio di come le pratiche agricole si evolvano in risposta ai cambiamenti ambientali e alle esigenze economiche. La transizione dalle viti “maritate” alle moderne vigne riflette un equilibrio delicato tra tradizione e innovazione.

Vittorio Greghi