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La ginecomastia: l’eccessivo sviluppo delle mammelle nell’uomo

La ginecomastia è una condizione piuttosto frequente. Il termine deriva dal greco -γυνή “donna” e μαστός “mammella”- e indica che le mammelle maschili assumono un aspetto che ricorda il seno di una donna.

Ciò determina un disagio psichico e relazionale nel paziente e, per questo, il trattamento della ginecomastia è richiesto con sempre maggiore frequenza, anche da pazienti giovani, nei quali la sua insorgenza è spesso favorita dall’uso di sostanze anabolizzanti assunte in palestra.

Durante la pubertà questa condizione si riscontra molto spesso, ma è generalmente transitoria e tende a regredire nel giro di pochi anni. In età adulta circa il 30% degli uomini presenta un grado variabile di ginecomastia ed essa può essere caratterizzata da un aumento prevalente del tessuto ghiandolare (ginecomastia vera), del tessuto adiposo (pseudo-ginecomastia) o, come più spesso accade, di entrambe le componenti (ginecomastia mista).

Nella maggior parte dei casi, la ginecomastia è bilaterale ed è per lo più secondaria a un aumentato stimolo estrogenico con ipertrofia del tessuto mammario. Uno squilibrio ormonale con eccesso di estrogeni può essere indotto da diverse patologie come, per esempio, disfunzioni endocrine, epatiche, tiroidee o malattie neoplastiche (tumori del testicolo). Inoltre la ginecomastia può essere associata all’assunzione di sostanze farmacologiche o stupefacenti e, come detto sopra, può essere correlata all’assunzione di steroidi anabolizzanti per l’aumento volumetrico della massa muscolare. Infine va ricordato che l’obesità è quasi sempre associata ad un grado variabile di ginecomastia.

Dato che esistono diverse forme di ginecomastia, prima di sottoporsi a qualunque terapia è importante una valutazione clinica e l’effettuazione di alcuni esami diagnostici per ottenere informazioni sulle caratteristiche e sulla natura della ginecomastia e sulla presenza di eventuali neoformazioni. Una volta chiarita la situazione clinica si può procedere al trattamento chirurgico. Oggi, la maggior parte dei pazienti affetti da forme di ginecomastia mista o a prevalente componente adiposa, può essere trattata con successo con moderne tecniche di lipoaspirazione che rendono la procedura semplice, immediata, eseguibile in sola anestesia locale e che consentono tempi di recupero rapidi.

Tuttavia, con la lipoaspirazione, la componente fibrosa del tessuto mammario è più difficile da estrarre rispetto alla componente adiposa, pertanto i pazienti che presentano una ginecomastia molto fibrosa, a prevalente componente ghiandolare, necessitano spesso di una escissione chirurgica del tessuto ghiandolare. Inoltre la riduzione della ginecomastia con incisioni chirurgiche cutanee di estensione variabile si rende necessaria quando le dimensioni della mammelle sono eccessive.

Dr. ROBERTO UCCELLINI
SPECIALISTA IN CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ED ESTETICA
SPECIALISTA IN CHIRURGIA GENERALE
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