INTELLIGENZA ARTIFICIALE E SENOLOGIA

Secondo i dati dell’American Cancer Society circa il 13% della popolazione svilupperà un tumore al seno invasivo nella sua vita e il 3% (una donna su 39) morirà a causa della malattia.

Sottoponendosi regolarmente a mammografie si può ridurre in modo significativo il rischio di mortalità per tumore al seno. L’IA potrebbe trovare applicazione per superare dei limiti in mammografia. Gli algoritmi dell’intelligenza artificiale possono analizzare immagini diagnostiche e fornire approfondimenti diagnostici superando delle criticità diagnostiche.

Parlando di intelligenza artificiale dobbiamo sempre chiederci se le macchine sostituiranno l’essere umano, ma, per quanto riguarda gli esami ecografici, l’interpretazione del clinico è ancora oggi imprescindibile. I software di intelligenza artificiale oggi più diffusi e disponibili sono ‘allenatì su migliaia di immagini d’archivio, ma non tengono conto di molti altri fattori che aiutano invece a stimare la pericolosità di un nodulo nel tessuto mammario.

Informazioni come l’età della paziente o una familiarità per tumore al seno ci permettono di valutare meglio le singole situazioni, cosa che i software non possono fare. Migliori risultati si potranno avere dall’interazione del lavoro umano con la macchina.
L’esperienza del clinico in senologia è ancora un fattore determinante.

Concludendo, l’intelligenza artificiale ha il potenziale per migliorare la diagnostica senologica ma non sostituisce le competenze umane piuttosto le integra.

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Direttore Sanitario
Dott.ssa Lorella Fioriti
Specialista in Radiodiagnostica, Ecografia, Mammografia e Tomosintesi Mammaria