Ero davanti al video e quel prompt dei comandi con a fianco il cursore lampeggiante A:>_ aspettava il mio input, cioè l’inserimento di comandi o istruzioni da dare al Sistema Operativo. Presi il manuale con cui veniva in dotazione il S.O. Ms-Dos ed incominciai a studiarmelo.
Prima di tutto, cos’è il Sistema Operativo e a cosa serve? Come già accennato nel primo articolo di Maggio 2023, il Sistema Operativo (o OS, dall’inglese “Operating System”) è un insieme di programmi che agisce come intermediario tra l’utente e la macchina.
Lo scopo di un SO è di fornire un ambiente nel quale un utente sia in grado di eseguire i programmi rendendo utile l’utilizzo di un computer, ma anche quello di poter utilizzare l’hardware del computer in maniera funzionale ed efficiente. Il sistema operativo è installato su un’unità di memoria come l’hard disk (mentre nei primi computer bisognava caricare il floppy disk).
Al giorno d’oggi, esistono diverse tipologie di Sistemi Operativi, ma per semplificare possiamo dividerli in tre grandi categorie:
Desktop: come Windows, macOS e Linux, pensati per l’utilizzo su computer fissi e portatili.
Mobile: come Android e iOS, progettati per dispositivi mobili come smartphone e tablet.
Server: come Windows Server e Linux Server, ideati per gestire reti e servizi su larga scala.
Un sistema operativo è un elemento importante di quasi tutti i sistemi di calcolo. Un sistema di calcolo può essere suddiviso in quattro componenti: l’Hardware, il Sistema Operativo, i Programmi Applicativi e gli Utenti.
Da un punto di vista funzionale, lo schema che riassume l’interazione tra utente e PC potrebbe riassumersi nel seguente modo:
L’hardware, composto dall’unità centrale di elaborazione (CPU), dalla memoria e dai dispositivi di input/output (I/O), fornisce le risorse fondamentali di calcolo.
I programmi applicativi (Office, sistemi di database, programmi commerciali e di grafica, giochi e compilatori ecc…) definiscono il modo in cui queste risorse vengono utilizzate per risolvere una o più esigenze specifiche da parte dell’utente. Esistono svariate categorie di utenti (persone, macchine, altri computer) che necessitano di risolvere problemi di diversa natura; di conseguenza, possono esserci molti programmi applicativi con i più diversi scopi.
Il SO controlla e coordina l’utilizzo dell’hardware da parte delle applicazioni per utenti, oltre a gestire il software e i dati, organizzati sotto forma di file e cartelle. Il sistema operativo offre gli strumenti per utilizzare e organizzare in modo corretto queste risorse; esso non compie alcuna operazione utile di per sé, ma offre semplicemente un ambiente nel quale altri programmi possono lavorare in modo utile. È quindi possibile considerare il SO, come un allocatore e gestore di risorse: tempo di CPU, spazio di memoria, spazio di memorizzazione file, utilizzo dei dispositivi di I/O e così via. Il SO gestisce tali risorse allocandole, in base alle necessità definite dai loro compiti, a programmi e utenti specifici. Poiché possono esserci molte richieste, anche conflittuali, delle varie risorse, il sistema operativo deve decidere quali richieste soddisfare, affinché il computer operi in modo corretto ed efficiente. Il SO è anche un programma di controllo, che sorveglia, appunto, l’esecuzione di programmi utente, in modo da impedire che vengano commessi errori o che il computer venga utilizzato in modo non corretto.
In conclusione il Sistema Operativo serve a:
- Definire l’interazione con l’utente, tramite una interfaccia di comandi (in seguito divenuta grafica).
- Interpretare ed eseguire i comandi dell’utente, che siano esistenti e con una specifica sintassi.
- Controllare direttamente l’hardware, mediante componenti software chiamati driver, in I/O.
- Gestire e coordinare le risorse del sistema, come la memoria, i dischi, i dati, il video ecc…
- Semplificare la gestione dell’hardware ai vari programmi, svincolando quest’ultimi e rendendoli adattabili e compatibili.
Raffaele Vittori