Investire sul territorio tutelando l’ambiente che ci circonda e la risorsa acqua. I cambiamenti climatici e le tragiche alluvioni di quest’anno in Italia e Spagna ci restituiscono un futuro idrico preoccupante, sul quale non è più possibile intervenire “in emergenza”.
Nel corso del 2024 il Consorzio di bonifica Tevere Nera ha lavorato su fronti diversi per raggiungere due obiettivi, da sempre pilastro di ogni attività: salvaguardia del rischio idrogeologico e contrasto alla siccità.
Per quanto riguarda le attività sui principali corsi d’acqua e il taglio della vegetazione, l’Ente è stato impegnato tutto l’anno su fiumi, torrenti, canali, con interventi di rifacimento delle sponde, rafforzamento degli argini e pulizia dei letti. Il Fiume Nera, il fiume Tevere e Corno, il Fosso di Stroncone, il Rio Grande di Amelia, i fossi dei Comuni di Todi Otricoli, Narni sono stati protagonisti di manutenzioni ordinarie e straordinarie, con importanti operazioni, soprattutto in termini economici. Grazie anche all’aiuto dei cittadini, da sempre “guardiani” del verde ed attenti segnalatori, uomini e mezzi del Consorzio hanno gestito il taglio dell’erba e della vegetazione su tutto il territorio provinciale per il costante mantenimento del decoro urbano.
Anche le progettualità avviate nel 2024 sono state significative. A luglio sono partiti i lavori nel terreno in Strada del Cerqueto (quartiere Borgo Rivo) dove sorgerà entro il 2025 la vasca di laminazione. Si tratta di un’opera da 2 milioni e 300mila euro, che servirà a contrastare inondazioni e allagamenti derivanti dal Fosso Rivo nel caso di piena con tempo di ritorno duecentennale.
Un intervento rilevante per la città e per il turismo dell’Umbria si sta invece concretizzando con la “Ciclovia e trekking del Fiume Nera”.
Una pista ciclopedonale da 6 milioni di euro, che collegherà il centro urbano di Terni (località Staino) fino al ponte del Toro (Cascata delle Marmore). Partiranno infatti nel 2025 i lavori per i primi 5 chilometri.
Se da una parte si scende in campo e si gettano le basi future per prevenire il rischio idrogeologico, dall’altra si cerca di disperdere meno acqua possibile e conservarla per i mesi più difficili.
La risposta è negli invasi: grandi “serbatoi idrici”, capaci di garantire acqua ad ettari di terreni agricoli nei periodi estivi e di accumularla nei mesi di intense piogge.
Dopo l’invaso di Quadreletto, il Consorzio ha tagliato il nastro quest’anno all’invaso di Valleantica, nel Comune di San Gemini.
40 metri di larghezza per 30 di lunghezza ed una capacità di accumulo che è passata da 2.800m3 a 5.500.
In dirittura d’arrivo anche la vasca nel Comune di Orvieto, dalla grandezza di 2 ettari e 700metri. La struttura avrà una capacità di accumulo di 16.000m3. Predisposti infine i progetti per realizzare altri invasi nei Comuni di Viepri, Amelia e Lugnano in Teverina.
Rinnovata anche tutta la rete di distribuzione irrigua che collega l’acqua pompata negli invasi agli impianti di irrigazione dei contribuenti.
Ad oggi, la maggior parte degli utenti e il personale del Consorzio è in grado di gestire tutto il sistema tramite una semplice app.
Ma il futuro ambientale passa anche e soprattutto attraverso gli insegnamenti che il personale del Consorzio trasmette alle giovani generazioni. Il progetto “Sorella Acqua” 2024 ha confermato l’ennesimo successo tra i più piccoli, allargando quest’anno la platea a liceali e universitari. Numerose le attività svolte durante la settimana nazionale della bonifica per sensibilizzare la comunità sul valore dell’acqua, bene primario, prezioso, ma non infinito. La mission dell’Ente conta proprio su questo insegnamento: tutti, insieme, dobbiamo contribuire a conservarla e a tutelarla.