Il lavoro del postino di un tempo
Il postino di una volta percorreva zone molto estese per consegnare la posta e la corrispondenza. Spesso si occupava di un intero comune, comprese le frazioni e le aree rurali.
Nei tempi passati, il mestiere era spesso ereditario. Passava di padre in figlio o anche di padre in figlia. La giornata iniziava all’ufficio postale, dove il portalettere esaminava buste e cartoline, memorizzava i nomi e, se possibile, i volti dei destinatari.
Conoscere tutti per nome (e soprannome)
Il postino doveva conoscere nome, cognome e soprannomi degli abitanti. A volte, la posta era indirizzata con nomi poco noti. Ad esempio, una lettera per Maria Marietti fu recapitata solo grazie a un anziano che riconobbe il soprannome: Maria la Torda, famosa in paese per essere stata l’unica donna con la patente da caccia.
Un altro caso curioso riguarda una lettera per un certo Silverio. Nessuno lo conosceva finché qualcuno non lo identificò come Lu Mmastru, l’artigiano che costruiva basti per asini e muli.
Il ruolo sociale del portalettere
Il portalettere non era solo un dipendente, ma una figura sociale importante. Chiacchierava con i passanti, cercava persone note come Panzerotto, e gestiva il lavoro in base agli orari degli operai in uscita dagli stabilimenti, per assicurarsi che ricevessero la loro posta.
Le lettere d’amore e la consegna riservata
Una delle sfide più delicate era la consegna delle lettere d’amore. I giovani spesso scrivevano “Sue Proprie Mani” sulla busta, per indicare che la lettera doveva essere consegnata solo alla ragazza e non ai genitori. Ma se il padre insisteva per riceverla, il postino si trovava in difficoltà tra dovere e discrezione.
Dalla borsa in spalla ai veicoli postali
All’inizio, il postino camminava con una borsa di cuoio a tracolla. Poi arrivò la bicicletta, usata in modo diverso da uomini e donne: al manubrio per le donne, sulla canna per gli uomini. Con il tempo si passò al motorino, poi alla Vespa, alla Lambretta e infine alle auto con marchio postale.
Conclusione
Il mestiere del postino di una volta era fatto di memoria, fatica, dedizione e umanità. Era un punto di riferimento nei paesi, conosceva tutti e sapeva ascoltare. Oggi, ricordare queste storie significa rendere omaggio a una figura che ha segnato profondamente la vita quotidiana nei borghi italiani.
Vittorio Grechi