GIAMPIERO RASPETTI

Un uomo può morire, le nazioni possono sorgere e cadere, ma un’idea sopravvive
John Fitzgerald Kennedy

Il 27 ottobre di due anni fa Giampiero Raspetti, ideatore, creatore, editore del mensile “La Pagina” lasciò l’esperienza terrena per avventurarsi in una nuova dimensione tutta da scoprire, tutta da “vivere”.
I collaboratori, gli amici della Pagina si augurano che, là dove si trova, sia fiero di aver attraversato una vita terrena per trasmettere pensieri, idee, cultura in tanti contesti diversi.
Professore di matematica al liceo classico, divulgatore di un sapere antico attinto dalla cultura greco romana, cultore di grandi uomini, figli di una Terni del passato: San Valentino, Virgilio Alterocca. A loro ha dedicato convegni, libri, mostre.
“Valentino rappresenta il cuore della nostra terra, Virgilio la sua mente” così li definiva.
Per Terni, città del cuore, ha realizzato progetti per la valorizzazione di una città dal passato glorioso, tesi al suo sviluppo socio-economico e ad una evoluzione culturale che potesse consentire di apprezzare le molteplici fonti storiche, architettoniche, paesaggistiche della città e della ineguagliabile vallata del Fiume Nera.
Sandra Raspetti

Buona parte dei politici della nostra città non si sono nemmeno accorti di chi abbiamo perso e di quanto abbiamo perso. Forse invece si sentono sollevati perché non hanno più alle calcagna Giampiero Raspetti che ricordava ad essi tutte le balle e le promesse inevase con le quali avevano fatto finta di apprezzare le sue vulcaniche idee per lo sviluppo della valle incantata .
Vittorio Grechi

Caro Giampiero , sono trascorsi due anni dalla tua morte e oggi come ieri sei sempre nei miei pensieri. Grazie per avermi spiegato, durante le nostre numerossissime conversazioni , che la cultura , la conoscenza e l’esercizio del pensiero, portano alla libertà di giudicare e scegliere.
Enrico Pasquali attualmente non è a Terni, m’invita a dirti che il suo pensiero è sempre accanto a te .
Adalberto Sisalli – Enrico Pasquali

Le sue idee , le sue parole e le sue iniziative mancano molto a noi e mancano ancor più alla nostra sonnolenta città.
Roberto Ruscica

Due anni fa ci ha lasciati Giampiero, ma la sua eredità è più viva che mai: nei valori che ci ha trasmesso , nella profonda passione per Terni e il nostro territorio, nell ‘impegno e la dedizione nel dare voce a idee e progetti duraturi. Per questo e molto altro gliene saremo eternamente grati e la sua memoria ci accompagnerà sempre .
EC di Erica Carlaccini

Mandai un messaggio telefonico a Giampiero: ”Ti sto cercando da ieri e non mi rispondi.
Chiamami e ci vediamo per portare avanti il nostro programma”. Non sapevo ancora che Giampiero era entrato da poche ore nella fase finale della sua vita. Questo fu l’ultimo mio tentativo di parlargli.
Lo conobbi dieci anni prima , quando mi stavo trasferendo da Roma a Terni, e il nostro colloquio fu intenso e sempre del livello che gli era naturale.
Mi chiese di rispondere ad un suo articolo sulle origini della vita e lo feci; mi chiese di collaborare per spiegare al Comune concreti progetti turistici e culturali e lo facemmo; mi chiese di collaborare con altri Amici alla redazione di un pacchetto di idee per lo sviluppo della Valnerina e le presentammo nella sala del Consiglio comunale di Terni. Avevamo altre iniziative in programma che nessuno più curerà .
La nostra comunità cittadina ha perso una mente pensante , proponente , disinteressata . Sono onorato di essergli stato amico.
Mauro Scarpellini

Caro Giampiero, in un mondo dove è di fficile trovare scampoli di sogni , le tue idee , progetti e visioni ci hanno aiutato ad immaginare una comunità migliore. Il ricordo della tua persona si accompagna al pensiero di una città , capace di ritrovarsi in quei valori, culturali ed etici, da te con tenacia sempre perseguiti .
Stefano Lupi

Ho iniziato la mia collaborazione con La Pagina nel 2008, quando ho incontrato Giampiero come collega presso il liceo classico C .Tacito. Inizio di un sodalizio che si è protratto ininterrott amente negli anni e continua anche dopo la sua scomparsa. La cosa che mi colpì fin da subito fu il suo fisico esile, ma un autentico vulcano di idee, di proposte, di iniziative.
Capii subito che come me era mosso dal concetto che la cultural non doveva essere predicatrice astratta di valori, ma dovesse interagire per e nella società, al fi ne di migliorarla in vista del bene comune . Giampiero era un autentico umanista, aveva, come tutti, le sue idee, ma non ne faceva un baluardo inespugnabile dietro cui trincerarsi, mostrandosi invece disponibile al dialogo e alla discussione, tenendo ben presente il bene comune e della città. Proprio Questa sua impostazione culturale aveva causato malumori e incomprensioni con la politica locale . Giampiero aveva a cuore il bene della sua città al di interessi di partito o di pura ideologia . In questo concordo in pieno con Vitt orio. Il fine del mensile era ed è questo: lavorare per il bene della città , individuandone le criticità, non per pura polemica , ma per trovare soluzioni adeguate . “RASPA”, come scherzosamente lo chiamavo, ha tirato sempre dritto e questo è il messaggio più valido che ci ha lasciato!!
Pierluigi Seri

Penso tante volte, quando passo in biciclett a per Corso Vecchio, che svoltando sott o l’arco, Giampiero sia lì, seduto e pronto con il caffè e ad esporre i suoi progett i , che erano sempre alti , ma esposti con la solita semplicità e senza tanti giri di parole. Mi manca questo saper dire cose importanti con termini diretti, apertis verbis . Gli sono grato per avermi fatto per la prima volta scrivere su La pagina , ed avermi sempre spinto ad essere più incisivo, più franco in quel che dicevo, la correttezza gli apparteneva sempre, ma se era politica , lo era nel senso più alto del termine. Me lo rivedo chino sulle cartoline di Alterocca o sulle sue tante idee, l’Unival per esempio, l ’università venuta dal territorio . Voleva suscitare le cose belle in questa città e poi, quietamente ma sempre con l’occhio vigile di chi non si arrende mai, donarle agli altri e guardare la nostra sorpresa di quanto erano grandi questi progetti , e non ce n’eravamo accorti, non c’eravamo fidati fino in fondo. L’avevo sentito qualche giorno prima, e le sue parole erano state per quello che voleva esprimessi nel mio articolo, e m’incoraggiava a farlo . Al numero 200, caro Giampiero, ci siamo arrivati, ed anche oltre .
Carlo Santulli

Giampiero GRAZIE per la fiducia che mi hai da sempre mostrato. Poche parole , ma essenziali, una metacomunicazione la nostra. Ti voglio bene, tanto.
Samuela Dolci

Giampiero, per me sei stato un mentore e un esempio di determinazione . Con la tua passione e dedizione hai sempre portato avanti le tue idee, senza mai arrenderti di fronte alle difficoltà.
Ogni progetto che realizzavi parlava della tua forza d’animo e della tua Visione.
I tuoi insegnamenti continueranno a vivere in me e in tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerti e di condividere un pezzo di strada con te .
Grazie, Giampiero.
Francesco Stufara

Ho conosciuto Giampiero quand ‘ero ancora un bambino e giocavo a pallone all ‘oratorio. Grazie a lui mi sono iscritto al Liceo Classico. Grazie a lui ho iniziato a recitare. Grazie a lui non ho capito mai niente di matematica , eppure ho imparato a essere un uomo. Se sono quello che sono oggi, dopo la mia famiglia, il merito (o la colpa ) è solo di Giampiero .
“Cosa volete essere ragazzi, uomini liberi o cultori di privilegi?”
Riccardo Leonelli

Due anni senza Giampiero sono parecchi ma sembrano molti di più, perché chiunque come me era in contatto con lui dai tempi del liceo, sa bene quanto fosse vulcanico e pressante ogni volta che aveva una nuova idea per la sua amata Terni e per la cultura in generale.
Davvero incredibile è stata la sua innata capacità di divulgare: ed il giornale che state leggendo lo testimonia senza ombra di dubbio!
Essendo in una sezione diversa, al tempo della scuola non fui suo allievo: tuttavia il suo modo di fare, brusco ma efficace, ci avvicinò immediatamente nell’affrontare il nascente mondo dei computer casalinghi, con il taglio approfondito divulgativo, innovativo e mai spocchioso tipico di ogni sua iniziativa.
Tanto per dare un’ idea mi piace riportare dal depliant della mostra “Vedere l ‘Invisibile”, tenuta presso la Camera di Commercio di Terni , gli argomenti dello “Spazio computer” che ci inventammo con qualche altro studente “pioniere”: Introduzione al computer ; La mente ed il computer; Giochi , colori e musica ; Intelligenza arti ficiale; ll computer parla ed ascolta ; Grafica tridimensionale ; Informatica e società . Argomenti oggi all ‘ordine del giorno, solo che era il 1983!
Da allora non ricordo più in quante iniziative Giampiero mi ha coinvolto con il suo incredibile entusiasmo , grazie al quale spronava chiunque a ritagliare del tempo per conoscere e far conoscere e dare il meglio di sé , al punto che , guardando indietro, credo di poter dire che se non lo avessi incontrato probabilmente la mia vita sarebbe stata diversa .
Manchi Giampiero: a tutti noi , alla Pagina ed alla tua città: l ‘unico aspetto non negativo forse , è che la tua prematura scomparsa ti ha risparmiato gli ultimi anni ternani sempre più bui , sciatti ed inconcludenti da qualsiasi parte politica li si guardi . Ad ogni giro si spera che il fondo sia stato toccato … e non è mai così !
Ma questo lo sai meglio di chiunque altro. Grazie.
Alberto Ratini

il 27 Ottobre 2024 vi aspettiamo tutti presso la redazione de “LaPagina” per un brindisi in onore di Giampiero.