AZIENDA OSPEDALIERA SANTA MARIA DI TERNI
Il contesto socio-sanitario e territoriale.
L’indirizzo prevalente dell’attuale politica sanitaria non può non considerare i bisogni emergenti di salute della popolazione anziana e gli obiettivi dei livelli di assistenza in termini di benessere dei cittadini. La crisi delle risorse che caratterizza questo periodo è solo un aspetto della profonda crisi economica e sociale che tocca e penalizza gli anelli deboli della nostra società: gli anziani e le loro famiglie.
Di qui la necessità di una rivisitazione organizzativa del sistema ospedaliero, soprattutto per l’attività assistenziale a pazienti anziani, a favore di un’effettiva integrazione socio-sanitaria dei servizi erogati. Infatti, quando si parla di continuità delle cure si parla di situazioni di anziani con pluripatologie e con pluriterapie, la cui assistenza non finisce dopo il ricovero ospedaliero e il superamento della fase di acuzie della malattia.
Sebbene si sia affermata come centro di riferimento per l’alta specialità, l’Azienda Ospedaliera S. Maria di Terni è anche l’unico ospedale della città e svolge quindi anche un ruolo di ospedale di comunità. Con questa duplice vocazione è chiamato a migliorare l’indice di performance riducendo contestualmente la degenza media e il numero dei ricoveri, in un contesto territoriale caratterizzato da un invecchiamento progressivo della popolazione.
Del resto l’Umbria è la seconda regione per indice di vecchiaia in Italia, dopo la Liguria, e in questa zona dove insiste l’ospedale di Terni, il territorio della Usl Umbria 2, si può dire che vivono, si ammalano e muoiono i più vecchi di Italia. Attualmente l’età media della popolazione ricoverata nell’Ospedale di Terni è molto alta e la percentuale di pazienti anziani è aumentata in tutti i reparti, anche in quelli chirurgici e specialistici.
La difficoltà delle dimissioni per patologie croniche richiede ulteriori sforzi per migliorare l’integrazione con la Usl Umbria 2, per stabilire un adeguato rapporto con le strutture residenziali, siano R.S.A. o R.P., e per costruire il migliore setting assistenziale per la dimissione dei pazienti anziani e fragili. Occorre fare uno sforzo culturale indirizzato a progettare e sperimentare nuovi modelli assistenziali nell’ambito del servizio sanitario regionale.
LA STRUTTURA.
La struttura di Geriatria è nata nel 2009 e attualmente è composta da due sezioni in cui il servizio assistenziale, per un totale di 53 posti letto, è garantito dal personale medico della SSD Geriatria e LDPA, costituito da 5 medici ed 1 responsabile che garantiscono una assistenza di 12 ore diurne, rientro festivo, consulenze geriatriche, attività ambulatoriale divisionale.
1) Geriatria (5°piano) con 29 posti letto per pazienti acuti di provenienza dal Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza ed eventuale da altri reparti. I pazienti che oggi approdano al reparto di Geriatria sono malati gravi, persone anziane con una o più patologie predominanti affiancate da altri problemi concomitanti, per cui però la prospettiva di ripresa non è impossibile come si potrebbe pensare.
L’anziano versa di solito in una situazione di grande fragilità e instabilità. Le patologie più frequenti sono quelle cardiovascolari, respiratorie (soprattutto polmoniti, BPCO riacutizzata, insufficienza respiratoria acuta e cronica), malattie infettive, sepsi, infezioni urinarie e patologie neurologiche acute (come ictus, emorragia cerebrale) e degenerative (come le demenze). Ad esse si sovrappongono e si intrecciano altre gravi patologie d’organo: insufficienza renale acuta e cronica, patologie gastroenteriche, neoplasie, insufficienze vascolari, malattie metaboliche.
Ne risulta un quadro clinico molto complesso e talora di notevole gravità, che fa assumere al nostro reparto le caratteristiche dei reparti di terapia ad alta intensità clinica. Non bisogna infine dimenticare che a questi aspetti si sovrappongono aspetti di fragilità legati a problematiche quali i deficit cognitivi, le sindromi da immobilizzazione, la malnutrizione o situazioni di povertà e solitudine che ci costringono a inventare nuovi approcci terapeutici e/o assistenziali.
2) LDPA-Lungodegenza post acuzie (4°piano) a gestione medica, oltre che infermieristica, con 24 posti letto. L’area, nata nel 2014 e completata nell’aprile del 2016 in termini di dotazione organica e sede definitiva, accoglie pazienti provenienti da altri reparti ospedalieri medici e chirurgici che hanno bisogno di un livello clinico-assistenziale medio basso, ma che ancora non sono dimissibili per cure in corso non effettuabili a domicilio o perché in attesa di stabilizzazione clinica o trasferimento nella RSA “Le Grazie”, l’unica a Terni.
In generale questa area di degenza della post acuzie tratta una fase di degenza in cui l’utilizzo delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche è più limitato e dove l’obiettivo principale è quello di garantire la continuità assistenziale attraverso interventi più concentrati sulla stabilizzazione clinica, il nursing ed il recupero funzionale.
UFFICIO DIMISSIONI PROTETTE (4° piano).
L’ospedale di Terni dal 01-06-2005 dispone di un vero e proprio Ufficio dedicato alle Dimissioni Protette, il primo che fu realizzato in via sperimentale nella Regione. Si tratta di un servizio completamente informatizzato che accoglie le richieste provenienti da tutti i reparti per dimissioni difficili e per le quali attiva l’unità multidisciplinare della USL al fine di definire il migliore setting assistenziale del paziente dopo la dimissione.
Oggi più che mai l’Ufficio Dimissioni Protette costituisce un punto di raccordo fondamentale tra le Unità Operative ospedaliere, i Servizi Territoriali e il cittadino ricoverato insieme ai suoi familiari. Le sue funzioni riguardano in particolare: il coordinamento dei processi di comunicazione tra reparto ospedaliero e servizio territoriale per l’effettuazione della valutazione multidimensionale congiunta, la programmazione della logistica, la diffusione dell’informazione e il controllo della presa in carico dell’assistito sul territorio.
L’ORTOGERIATRIA.
Dal 15 novembre 2018 nell’Azienda Ospedaliera di Terni è entrata a regime anche l’Ortogeriatria, un modello di cura e di gestione dell’anziano con frattura di femore attraverso un approccio integrato multidisciplinare e multiprofessionale (ortopedico, geriatrico, riabilitativo, di nursing e sociale), capace di assicurare un percorso di continuità assistenziale al paziente anziano pluripatologico e fragile. L’attività di ortogeriatria, dopo una fase transitoria nel 2017, viene ora garantita da un borsista geriatra e prevede, in linea con le linee guida regionali (DGR N. 1411 del 30/11/2015), l’adozione di determinate pratiche terapeutico-assistenziali definite in un modello di continuità assistenziale: i pazienti sopra i 75 anni con frattura di femore, garantito l’intervento entro le 48 ore, vengono costantemente seguiti sia dall’ortopedico che dal geriatra in tutto il post operatorio fino alla fase di dimissione.
L’ATTIVITÀ IN NUMERI.
I pazienti ricoverati nel reparto di Geriatria nel 2017 sono stati 961 e nel 2018 sono saliti a 1040 di cui si stima che il 10% provenga da altre regioni e prevalentemente dal Lazio e, considerato che i ricoveri in Lungodegenza (LDPA) sono stati 530 nel 2018, nella struttura in questo ultimo anno sono stati trattati complessivamente ben 1570 pazienti con età media di 84 anni in geriatria e 87,5 anni in Lungodegenza. Si tratta quindi di pazienti molto anziani, fragili, con pluripatologie e con famiglie che li assistono che a loro volta sono formate da persone anziane, di qui l’importanza del rapporto con il territorio e il ruolo significativo delle dimissioni protette che solo nel 2018 ha svolto oltre 1000 valutazioni, di cui quasi 700 nel sistema regionale e le restanti per pazienti dell’alto Lazio.
ÉQUIPE
Responsabile SSD Geriatria e LDPA: dr.ssa Maria Grazia Proietti
Personale Medico: dr. Sergio Catanzani, dr. Andrea Tomassi, dr.ssa Annarita Fiore, dr.ssa Alessandra Di Gianvito, dr.ssa Annarita Cerenzia.
Coordinatrice infermieristica: Emanuela Santuro
Personale infermieristico: Mauro Angelici, FedericoBruni, Cristina Capitoli, Fabrizio Castellani, Michela Diociaiuti, Lorella Faustini, Serena Fileni, Serena Galli, Roberta Gaggio, Monica Gradinariu, Innesti Anna, Krvenko Viktoriya, Malfatti Eleonora, Mascherucci Sara, Orsina Manuel, Palladino Salvatore, Piacente Debora, Pirone Roberto, Pommella Claudio, Popoli Francesca, Ridolfi Samanta, Santucci Elisa, Serpietri Laura, Silvestri Elisa, Socci Daniela
Personale OSS: Alvisio Fabio, Berni Christian, Bianchi Laura, Billera Marianna, Pulzella Eva, Toni Sonia
Ufficio Dimissioni Protette: Anna Piccioni, Serenella Garbini.