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FRANCESCO E L’ALCHIMIA DEL PRIMO PRESEPE DI GRECCIO

Questo è un anno particolare per la tradizione cristiana in quanto si celebra l’ottavo centenario della prima rappresentazione della Natività di Gesù tenuta a Greccio dal Santo di Assisi nel Natale del 1223.

Da qui l’idea di “esplorare l’esistenza” di Francesco proprio in quel periodo della sua vita. Si potrebbe obiettare che Francesco è la figura del medioevo più descritta e narrata in assoluto. Saggi, biografie, racconti: milioni di pagine dedicate a lui, serve scriverne altre? Ebbene io credo di sì. La figura del Santo patrono d’Italia è così enorme che di sue leggende (intese come ‘storie da leggere’) non si può mai essere sazi. Consulente storico per questo mio inebriante lavoro è stato l’amico Paolo Rossi. L’archivista ternano, con decine di saggi e il suo instancabile lavoro di ricercatore, è senza tema di smentita il massimo esperto laico vivente del Francescanesimo. Da lui ho ricevuto moltissimo materiale di quel periodo storico a dir poco travagliato. E poi c’è lui che pur sofferente nel fisico e tormentato nell’animo è instancabile nella sua opera di evangelizzatore e di rinnovatore della fede cristiana. Emergono chiarissime le sue grandi capacità di mediazione ‘politica’, sia nei confronti della Curia Romana che della Confraternita dei Minori. Fino a giungere a quella fantastica intuizione di mostrare al mondo le condizioni in cui il Bambino Gesù nasce. Chi vorrà leggere il mio romanzo sia cosciente che la bellezza che vi troverà è dovuta solo alla grande figura del Santo, di mio c’è solo l’inchiostro.

Carlo Barbanera, scrittore ternano ha pubblicato diversi racconti e romanzi gialli con lo pseudonimo di Carlo K. Bare. Ha scritto anche commedie e fiabe per bambini. Con ‘Il fieno di Francesco’ si cimenta in un romanzo storico incentrato sulla figura del Santo di Assisi.

 

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