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ECOGRAFIA & MAMMOGRAFIA

COSA E QUANDO

I controlli per la prevenzione oncologica sono costituiti da visita senologica, ecografia mammaria e mammografia con possibilità di tomosintesi, i controlli devono iniziare intorno ai 30-35 anni, e essere ottimizzati in base all’età della paziente, seguendo le linee guida del Ministero della Salute:

A 30-39 ANNI è sufficiente, dove non indicato diversamente, eseguire una ecografia mammaria annuale;
A 40-49 ANNI si esegue uno screening ecografico e mammografico all’anno (in caso di familiarità con il carcinoma, è opportuno anticipare la prima mammografia di 5-10 anni);
DAI 50 ANNI IN POI è indicato eseguire una visita senologica con ecografia l’anno e la mammografia ogni due anni.

Ecografia e mammografia sono due esami complementari diversi per la tecnologia utilizzata. L’ecografia sfrutta il principio degli ultrasuoni (radiazioni non ionizzanti), mentre la mammografia l’emissione di radiazioni ionizzanti (seppur a basse dosi). L’ecografia è indicata per le donne sotto i 40 anni in quanto, in questa fascia d’età, il seno ha una struttura ghiandolare più densa. La sensibilità della mammografia è più alta, invece, se la mammella è adiposa (dai 40 anni in poi), offrendo informazioni su eventuali microcalcificazioni, noduli di piccole dimensioni non visibili all’ecografia o neoplasie in stadi iniziali.

ECOGRAFIA MAMMARIA
Per l’esecuzione dell’esame, la paziente viene posta in decubito supino con le braccia sollevate dietro la testa, per consentire una più ampia e omogenea superficie di valutazione attraverso la distensione della mammella sulla parete toracica, per effetto dello stiramento del muscolo pettorale.

Diversamente dalla mammografia, è una metodica di indagine che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma gli ultrasuoni (onde meccaniche con frequenza superiore a 20000Hz, non percepibili dall’orecchio umano), emessi da una sonda o trasduttore a contatto con la cute della paziente. Tra la cute e la sonda viene interposto uno strato di gel per ottimizzarne la trasmissione; la sonda funge da emettitore e da sorgente ricevente degli “echi riflessi” nel contesto tissutale, punto di partenza per la formazione delle immagini ultrasonografiche.

Le principali indicazioni all’impiego dell’ecografia nella diagnostica senologica sono costituite da:

  • Esame di prima istanza nelle pazienti asintomatiche al di sotto dei 35 anni o in stato di gravidanza
  • Conferma e diagnosi differenziale di tipo solido/liquido per lesioni palpabili e non palpabili solitarie, individuate all’esame mammografico come lesioni radiopache o nel caso di masse solo clinicamente evidenti
  • Esclusione di lesioni focali in mammelle radiograficamente dense, nelle quali la mammografia offre informazioni limitate.
  • Guida strumentale per prelievi cito-istologici e biopsie diagnostiche e/o escissionali.

MAMMOGRAFIA
La mammografia rappresenta attualmente l’esame di prima istanza per la diagnosi precoce del carcinoma mammario. Allo studio Anteo è presente un mammografo con tomosintesi 3D di ultima generazione, che ha la capacità di acquisire immagini tridimensionali dei seni ad alta definizione, scomponendoli in sottilissimi strati così da migliorarne la visualizzazione ai fini della prevenzione.

Le aree di applicazione includono:

  • Screening (pazienti asintomatiche che effettuano l’esame mammografico su invito)
  • Diagnostica clinica (pazienti asintomatiche o sintomatiche nelle quali la mammografia è indicata per dirimere dubbi diagnostici )

L’impiego dell’esame mammografico in donne asintomatiche consente l’individuazione precoce del carcinoma mammario nella fase preclinica, quando il carcinoma è di dimensioni inferiori al centimetro.
Con la paziente in piedi, il tecnico radiologo posiziona il seno sulla apposita piattaforma (mammografo) e lo comprime per lo studio gradualmente. Il posizionamento rigoroso, unito alla giusta compressione, consente l’acquisizioni di tutte le regioni di interesse,dal cavo ascellare al solco mammario.
La compressione può provocare lieve fastidio anche se per pochissimi secondi, tuttavia è necessaria per visualizzare l’organo nella sua interezza. I mammografi di ultima generazione sono molto adattabili, tramite anche il compressore curvo, all’anatomia del seno evitando qualsiasi forma di dolore.

Spesso l’esame mammografico viene integrato dall’esame
ecografico per aumentare l’accuratezza diagnostica

Studio ANTEO S.r.L.
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www.lorellafioriti.com

Direttore Sanitario
Dott.ssa Lorella Fioriti
Specialista in Radiodiagnostica, Ecografia, Mammografia e Tomosintesi Mammaria

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