La Pagina, dopo l’interruzione estiva, torna a raccontare ogni mese la città e il territorio, a parlare di medicina e salute, di sport, di scienza.
Da anni, intento della rivista è promuovere la cultura, riscoprire l’identità cittadina, valorizzarne le eccellenze e le peculiarità, esplicitare il suo grande patrimonio storico culturale e, allo stesso tempo, presentare proposte, progetti, approfondire conoscenze, evidenziare problemi e cercare soluzioni.
È anche una voce di riflessione sui fenomeni e sui grandi problemi che interessano non solo la cittadinanza, ma la società in generale.
Siamo dunque di nuovo sulla breccia, combattivi e determinati più che mai a lavorare sodo, a ritrovare la forza delle idee, il coraggio delle azioni, la voglia di lottare e di mettersi in gioco.
La Pagina sarà il pungolo per gli amministratori e per i cittadini e continuerà a lavorare per la crescita di Terni ricordando le battaglie del caro Giampiero Raspetti, il creatore di questo magazine, spesso inascoltato come una vox clamantis in deserto perché scomodo e non incline al politically correct; ricordando i suoi progetti, la sua battaglia indefessa perché l’uomo indossi le vesti dell’homo faber, cioè l’uomo che si fa artefice, che è capace di costruire, di proporre, di incidere sull’ambiente che lo circonda grazie all’impegno costante e alla conoscenza.
Da parte mia dalle pagine di questo magazine io continuerò la mia sfida per far conoscere la città e il suo territorio e per questo continuerò a dire e scrivere che “Terni è bella”, suscitando spesso ironia e incredulità, ma trovando, finalmente, sempre più persone consapevoli e amanti del territorio.
Continuerò a ricordare la storia del territorio, la sua unicità e la sua bellezza: un territorio che va riscoperto e amato un po’ più da parte della gente che lo abita.
Per questo basterebbe ritrovare e imparare le tante eccellenze storiche, artistiche, archeologiche, urbanistiche, naturalistiche, enogastronomiche e tutti quei monumenti spesso sconosciuti anche a molti dei suoi stessi abitanti.
Basterebbe guardarlo con altri occhi ed essere più attenti e disponibili a vedere e riscoprire le sue eccellenze e le sue potenzialità, così spesso e a lungo dimenticate.
Il nostro è un territorio ricchissimo e vario, direi unico, ma buona parte della popolazione che vive qui deve ancora ritrovare l’amore per le sue tradizioni, per il suo paesaggio, per le sue acque e per la sua corona di monti e di paesini, per la sua storia antica e moderna, riappropriandosi così del suo immenso e importante patrimonio storico e culturale.
Basterebbe anche sentirsi un po’ più orgogliosi della propria appartenenza, delle proprie tradizioni, della propria storia.
Noi scrittori de La Pagina perciò continueremo in questo viaggio perché siamo convinti che Terni e il suo circondario debbano ritrovare la propria identità, diventare sempre più attrattivi, ritrovando e valorizzando tutte le sue eccellenze e le sue particolarità: per fare questo e per la crescita stessa della città, è necessario aprirsi alle tante competenze e alle tante associazioni culturali che operano nel territorio in diversi ambiti.
Terni è la casa dove viviamo: dobbiamo conoscerla, lavorare -anzi lottare- per migliorarla. Questo è anche l’unico il modo per rispettarla e ripristinare quel legame affettivo che purtroppo si è spesso perso e che ci ha indotto a vederne solo i difetti (che pure vanno denunciati) senza apprezzarne la bellezza e l’unicità.
Loretta Santini