La parola alla Dott.ssa Marina Vinciguerra, chirurgo DONNA con incarico in SENOLOGIA e Master in ONCOPLASTICA
Marina, aiutiamo i nostri lettori a capire di cosa si occupa il Chirurgo Senologo che utilizza tecniche di Oncoplastica.
La chirurgia oncoplastica rappresenta l’espressione attualmente più avanzata della chirurgia conservativa della mammella in caso di carcinoma mammario. Negli ultimi 40 anni è cambiato completamente il modo di concepire il trattamento chirurgico di questo tumore: un tempo si effettuava l’asportazione in blocco della mammella, del muscolo grande pettorale, del muscolo piccolo pettorale e dei linfonodi ascellari. Oggi la donna, grazie ai progressi della chirurgia, ha diritto a quello che viene definito il minimo trattamento efficace, che garantisce una minore invasività preservando comunque la salute della paziente.
La chirurgia conservativa è oggi il trattamento di scelta del carcinoma mammario. Le tecniche di oncoplastica combinano l’asportazione del tumore con margini di escissione più ampi ed il rimodellamento della ghiandola residua per ottenere il miglior risultato dal punto di vista estetico garantendo il miglior trattamento per il tumore.
Perché utilizzare tecniche di oncoplastica?
Il chirurgo oncoplastico impara fin dall’inizio del suo percorso formativo ad unire due esigenze fondamentali: prima di tutto eliminare la malattia asportando più tessuto mammario rispetto ad un intervento con tecniche tradizionali e poi salvaguardare il più possibile la qualità di vita del malato, ponendo maggiore attenzione all’aspetto estetico che aiuterà la paziente ad accettare meglio il suo nuovo aspetto.
Quali donne arrivano a lei, Marina, e si sottopongono ad un intervento di chirurgia oncoplastica?
Le pazienti giungono alla mia osservazione sia per pianificare il percorso di controlli nell’ottica della prevenzione adeguata alla singola paziente, sia per la comparsa di sintomi che in alcuni casi richiedono trattamento chirurgico. Quest’ultimo viene concordato e confermato dopo discussione collegiale nell’ambito del Gruppo Multidisciplinare della Mammella che si riunisce settimanalmente per valutare tutti i casi clinici. Le donne che si sottopongono a questo intervento sono pazienti oncologiche che necessitano di un intervento chirurgico di asportazione del tumore ed effettuano il rimodellamento della ghiandola residua. Nel caso in cui la paziente necessiti di un intervento radicale come la mastectomia, ci si avvale del chirurgo plastico ricostruttivo e, quando è oncologicamente possibile, si può risparmiare il complesso areola capezzolo oltre alla cute (mastectomia Nipple sparing o skin sparing), quando invece non è preservabile si ricostruirà in tempi successivi.
Quanto è importante la prevenzione in senologia? E di quali strumenti dispongono oggi le donne per fare una buona prevenzione?
Sappiamo quanto la prevenzione sia importante. Oggi abbiamo a disposizione strumenti diagnostici sempre più precisi per individuare i più piccoli accenni di malattia ma allo stesso tempo possiamo fornire sempre più, alle donne, importanti informazioni per calcolare il rischio di ammalarsi e per prevenire quindi la malattia. Le armi che ogni donna possiede prima di rivolgersi ad un esperto senologo sono tre facili controlli: autopalpazione, leggera spremitura del capezzolo, osservazione davanti allo specchio, che devono essere effettuati periodicamente e possibilmente nel periodo mestruale a partire dai 20 anni.
Altro fondamentale passo è quello di effettuare una visita da un senologo almeno una volta l’anno per pianificare i controlli più opportuni per età, storia familiare e condizioni soggettive.
Il tumore al seno colpisce 1 donna su 8, fare gli scongiuri non serve, prevenzione e diagnosi precoce sono le parole chiave!!!
Dott.ssa Marina VINCIGUERRA