CULTURA E FORMAZIONE SUI BANCHI DI SCUOLA

“Messaggio per un’aquila che si crede un pollo” Anthony de Mello

La cultura è il mezzo per volare liberi, in alto, come un’aquila e trasformare la propria esistenza in un’opera d’arte. La scuola è formativa nella misura in cui prepara alla vita, orienta gli studenti verso scelte consapevoli. Le conoscenze sono l’oggetto che danno spessore al sapere. Ma come si riconosce una persona che ha cultura? Una persona colta è sicura di sé, salda sulle proprie gambe, capace di sfidare contraddizioni e contrasti, possiede una buona dose di intelligenza emotiva, produce motivazione ed entusiasmo. Il soggetto che apprende è immerso in un universo di simboli significanti che si trovano nelle forme culturali della scienza, dell’arte, della storia, della religione e della lingua. Il valore della cultura umana è dato da questo universo di simboli significanti e gli studenti, attraverso l’approccio con le diverse discipline scolastiche, vi entrano prendendo in considerazione il momento storico e la capacità creativa, individuale e collettiva. La creatività intesa come scoperta, volta alla costruzione di nuove forme simboliche, che si integrano con quelle già divenute patrimonio della comunità e della cultura. È nella storia che si coglie il processo di realizzazione dei valori culturali in cui la persona si eleva ad essere spirituale. Le forme culturali di cui è composto l’universo simbolico, hanno il carattere della dinamicità e dell’unità, in quanto hanno una loro forza sviluppativa, sempre incrementabile ed una struttura interna costituita da uno specifico linguaggio, metodi, operazioni e finalità. Tutti questi elementi conferiscono ad ogni argomento bellezza ed armonia. Nella lingua è racchiuso il valore dell’espressione, inteso come mezzo per liberare le forze interiori profonde che ciascuno costudisce dentro di sé. Nella scienza è fondamentale il valore dell’osservazione attenta e del rispetto della vita, in tutte le sue forme. Nell’arte, il valore della bellezza procura una sensazione di piacere, capace di tradursi in un arricchimento concreto, sia di tipo intellettuale, sia di tipo comportamentale. Il valore della storia è rappresentato dal comprendere le ragioni che hanno spinto l’umanità verso una direzione, al fine di illuminare il presente ed orientare il futuro. Nella religione, il valore è la persona, nella sua singolarità e tensione di trascendere se stessa e il mondo, per ricostruire l’unità. La cultura è dunque il contenitore, che costudisce noi e le cose, un contenitore sempre aperto, pronto a svuotarsi, ma anche a riempirsi di tutte quelle esperienze che la vita ci consente di fare. “Un uomo trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una chioccia. L’uovo si schiuse e l’aquilotto crebbe in mezzo ai pulcini. Per tutta la vita, l’aquila fece quel che facevano i polli del cortile. Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava…”. Il testo di Mello è un invito a non accontentarsi del becchime come fanno i polli, bensì a volare in alto, senza paura, e ciò è possibile attraverso la cultura.

Samuela Dolci