L’asma è una delle più comuni malattie croniche, con 300 milioni di soggetti affetti nel mondo.
Si stima che 1 bambino su 8 e 1 adulto su 12 siano asmatici.
Nonostante sia una patologia estremamente comune, molto spesso non è ben conosciuta ed è quindi importante chiarire alcuni concetti fondamentali.
Cos’è l’asma?
La Global Initiative for Asthma definisce l’asma come una malattia eterogenea usualmente caratterizzata da infiammazione cronica delle vie aeree e da una storia clinica di respiro sibilante, dispnea, costrizione toracica e tosse, la cui presenza e intensità variano nel tempo e a cui si associa una limitazione del flusso espiratorio variabile che può successivamente diventare fissa.
L’asma è una patologia cronica esattamente come il diabete o l’ipertensione arteriosa, e come l’iperglicemia e la pressione alta possono portare a danno d’organo così fanno l’infiammazione bronchiale e il rimodellamento che caratterizzano l’asma, danno in alcuni casi irreversibile. Questo significa che dall’asma non si può guarire, ma, impegnandosi, la si può controllare!
Cosa vuol dire controllare l’asma?
I trattamenti di base dell’asma sono i farmaci inalatori (corticosteroidi combinati con broncodilatatori) da assumere al bisogno o in modo continuo in aggiunta ad altre terapie, a seconda della severità della malattia.
Utilizzare un inalatore non è semplice come prendere una pastiglia, occorre spiegare bene al paziente come farlo e il paziente deve prestare attenzione e far presente se ci sono delle difficoltà. La terapia va assunta esattamente come indicato perché buona tecnica inalatoria e adeguata aderenza al trattamento sono fondamentali per ottenere un buon controllo della malattia. Controllare la malattia vuol dire ridurre al minimo sintomi e limitazioni per la vita del paziente e il rischio di eventi avversi futuri come riacutizzazioni, accessi in pronto soccorso e ridotta crescita polmonare nei bambini.
Raggiungere il controllo della malattia può essere estremamente difficile. Cosa bisogna fare in questi casi?
L’asma non controllata comporta un grave carico personale per il paziente, ma anche sociale ed economico. Non dobbiamo poi dimenticare che si rischiano crisi respiratorie anche fatali.
In questi casi bisogna quindi rivolgersi a uno specialista esperto, meglio se nell’ambito di un centro dedicato ed eseguire una valutazione sistematica che:
Confermi la diagnosi (sindrome da disfunzione delle corde vocali, aspergillosi broncopolmonare allergica e altre patologie che possano mimare i sintomi dell’asma)
Identifichi e tratti le comorbilità e i fattori aggravanti (dai più frequenti come il reflusso gastro-esofageo e il fumo, ai più rari come le eosinofilie polmonari)
Verifichi l’aderenza alla terapia e la tecnica inalatoria, correggendole se necessario.
Una volta eseguita la valutazione, che distingue asma non controllata da asma severa, in questo ultimo caso occorre eseguire analisi specifiche per trovare il fenotipo infiammatorio del paziente e poterlo eventualmente indirizzare verso terapie di seconda linea come i nuovi farmaci biologici.
CORONAVIRUS
Come comportarsi di fronte ai virus respiratori?
I virus respiratori sono la causa principale di esacerbazione nei soggetti affetti da asma. È quindi particolarmente importante che essi facciano la vaccinazione anti-influenzale quando indicato e, in questo periodo, pratichino una scrupolosa igiene delle mani, evitando contatti con soggetti con patologie respiratorie infettive e luoghi affollati.
Dott.ssa Giulia Angeletti