BRICCIALDI – EUROPA

Briccialdi

Vorrei oggi tratteggiare la dimensione europea del “Briccialdi”. La premessa è che la cultura umanistica non conosce confini ed è europea per definizione: da secoli centrata su scambi, confronti, con lingue plurali e linguaggi culturali comuni. Studiare ed eseguire musica (peraltro linguaggio universale) significa misurarsi con modi, forme, generi, epoche che rimandano a storie, paesi e artisti europei. Del resto, Giulio Briccialdi (Terni 1818 – Firenze 1881) è stato compositore, esecutore e organologo di pratiche e di fama europea: conosciuto come ‘il principe dei flautisti dell’Ottocento, riconosciuto e apprezzato in ambienti e Paesi d’Oltralpe.

Il Conservatorio è un’istituzione di formazione superiore: come questa dimensione dialoga con una prospettiva europea? Come realizziamo la nostra mission formativa in un orizzonte più ampio della Città? Ho detto più volte “se cresce il Briccialdi cresce Terni”: pensando ‘europeo’, si cresce meglio. Tra l’altro, e non da ultimo, l’internazionalizzazione (effettiva, efficace) è un requisito del profilo delle istituzioni statali di formazione superiore (università, conservatori, accademie).

La pandemia ha fermato a lungo la mobilità europea (e trans-continentale) degli allievi e dei docenti. Il mezzo più efficace per realizzarla è il progetto Erasmus – intitolato al sommo umanista Erasmo da Rotterdam – che stiamo riprendendo a praticare con determinazione. Fino a poco prima della pandemia, circa il 10% degli iscritti al Briccialdi proveniva da diverse parti del mondo; oggi sono ridotti alla metà: contiamo di invertire questo trend anche grazie, appunto, a un ampliamento della nostra rete Erasmus con i Conservatori europei. Inoltre, nello scegliere gli artisti-docenti a cui affidare masterclass in Conservatorio, il criterio è quello dell’alto livello dell’offerta formativa. In quest’ottica, non avrebbero senso scelte (diversamente provinciali) di esterofilia o nazionalismo, e spesso ospitiamo professionisti provenienti da tutta Europa. Infine, al Briccialdi è attiva una classe di chitarra flamenca: caso unico tra i conservatori statali europei, fatta ovviamente eccezione per pochi conservatori spagnoli con cui abbiamo scambi costanti e vivaci.

A tutto ciò corrisponde un importante ‘ritorno’: alcuni ex allievi hanno superato le prove di selezione presso importanti istituzioni musicali europee, nelle cui orchestre sono stati assunti anche come primi strumenti. Ciò dà conto, ovvia1818mente, del loro talento personale, che è compito di un Conservatorio riconoscere, coltivare e orientare in modo adeguato. Le carriere europee dei nostri allievi sono approdi di viaggi di formazione avviati al Briccialdi. Per gli allievi ancora non diplomati, ci impegniamo a contribuire all’individuazione di opportunità di perfezionamento adeguate, anche presso istituzioni europee di eccellenza. Solo per ricordare i due più recenti esempi, i nostri giovanissimi allievi Massimiliano Nese ed Emanuele Orsini si accingono a proseguire gli studi perfezionando la propria professionalità rispettivamente presso la Royal Concertgebouw Orkest Young di Amsterdam e la Hochschule für Musik und darstellende Kunst di Stoccarda. A loro i nostri più affettuosi auguri e vivissime congratulazioni!

Letizia Pellegrini
Presidente del Conservatorio Briccialdi