Mamma lingua – Tante storie, nessuno escluso
“Mamma Lingua” è il naturale proseguimento dei progetti “Leggiamo” e “Lettura ad alta voce”.
Si tratta di un’iniziativa educativa che nasce con un duplice obiettivo.
Da un lato, intende far scoprire ai bambini italiani che esistono lingue diverse dalla propria, aiutandoli così a sentirsi cittadini del mondo.
Dall’altro, rappresenta un’opportunità per valorizzare la lingua madre dei bambini con genitori stranieri, i quali, a volte, si sentono quasi in imbarazzo a utilizzarla.
In questo contesto, il nido d’infanzia si conferma come un ambiente ideale per promuovere questo scambio multiculturale.
Per questa ragione, il progetto coinvolge attivamente anche genitori e nonni, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella crescita dei più piccoli.
In particolare, la lettura di libri in lingua madre rappresenta un importante intervento di inclusione.
Favorisce lo scambio, il dialogo e la condivisione di culture, vissuti ed emozioni, valorizzando al tempo stesso le differenze.
Inoltre, leggere ad alta voce ai bambini fin dalla prima infanzia è un’attività molto coinvolgente.
Rafforza la relazione tra adulto e bambino e crea momenti preziosi di ascolto e vicinanza.
Non a caso, nei primi tre anni di vita, la lettura condivisa è considerata una delle azioni più importanti che genitori ed educatori possano compiere.
Di conseguenza, un bambino abituato ad ascoltare storie ogni giorno acquisisce un vocabolario più ricco, sviluppa una maggiore immaginazione, si esprime meglio ed è più curioso di leggere.
Tutto ciò lo aiuterà anche a scuola: comprenderà meglio i testi, affronterà con meno fatica i compiti e migliorerà nei temi.
Un altro aspetto fondamentale è l’esposizione a più lingue: quella materna e quella del Paese che lo ospita.
Questa esperienza rafforza il senso di identità e accresce l’autostima del bambino.
In conclusione, il progetto punta a sensibilizzare le famiglie sull’importanza della lettura, incoraggiando ciascuno a farlo nella propria lingua madre.
In tal modo, si favorisce un trasferimento sia sul piano emotivo che su quello linguistico.
Dopotutto, la lingua madre è essenziale nella formazione della persona: è la lingua delle emozioni, dei ricordi, delle narrazioni.
Testo a cura di Marzia Frabotta, Claudia Michelozzi, Daniela Pacelli, Anna Tolomei, Alessandra Zibellini