All’Ospedale di Terni sicurezza e umanizzazione nella prima battaglia contro il Covid-19

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AZIENDA OSPEDALIERA SANTA MARIA DI TERNI

L’Ospedale Santa Maria di Terni, come tutto il sistema sanitario regionale, si è tempestivamente attivato per affrontare l’emergenza e per sostenere adeguatamente anche situazioni numericamente importanti.
Lavori e riorganizzazione proseguono ogni giorno in base all’evoluzione del contesto.

Per far fronte all’epidemia del nuovo Coronavirus, l’ospedale Santa Maria di Terni, in pochi giorni è stato rivoluzionato per adeguarsi in tempi record ai nuovi bisogni di cura e di sicurezza di utenti e operatori. I lavori e la riorganizzazione proseguono ogni giorno, in base all’evoluzione della situazione.

Dall’inizio dell’emergenza, si è lavorato prioritariamente su due livelli: per contenere il rischio di contagio si è adottata una nuova organizzazione dei reparti e dei servizi, con controlli di pre-triage e limitazione e regolamentazione degli accessi dei visitatori; contestualmente, per garantire sicurezza, sono stati predisposti spazi e percorsi diagnostico-terapeutici dedicati alla gestione di pazienti sospetti e positivi al Covid-19, allestendo anche protezioni per operatori sanitari e utenti e un numero congruo di posti letto riservati alle malattie infettive, alla pneumologia e soprattutto alla terapia intensiva, con possibilità di incremento, a seconda delle necessità. Il tutto senza tralasciare gli aspetti legati all’umanizzazione del lavoro dei sanitari e di chi è impegnato in prima linea ad affrontare questa emergenza, e dei pazienti e dei familiari che sono stati scaraventati in un isolamento che impaurisce e aumenta la fragilità.

Uno smartphone contro la solitudine dell’isolamento

La solitudine dell’isolamento cui sono obbligati i pazienti Covid è forse l’elemento più drammatico dell’emergenza sanitaria in atto, perché rende ancora più difficile e pesante il percorso di cura di chi è malato e fragile. Per questo la direzione dell’Azienda ospedaliera di Terni ha dotato tutte le aree di degenza dedicate all’assistenza di pazienti sospetti o positivi al Covid, per i quali sono previste misure di isolamento respiratorio, di uno smartphone con abilitazione Whatsapp con cui i pazienti ricoverati in pneumologia, clinica di malattie infettive e anche nelle terapie intensive (per chi è in condizioni cliniche tali da poterlo utilizzare), una o due volte al giorno possono entrare in contatto telefonico e video con i propri cari. Gli smartphone vengono gestiti dal personale infermieristico che, nel rispetto delle misure igienico-sanitarie e delle volontà e condizioni cliniche del paziente, durante la giornata danno la possibilità di fare un collegamento di pochi minuti in videochiamata con un familiare a tutti i pazienti Covid. Molti di loro infatti sono anziani e non hanno confidenza con la tecnologia e molti altri sono stati ricoverati in urgenza e non hanno portato con sé telefonini o caricabatterie.

Punto di ascolto telefonico per supporto psicologico COVID

Per tutta la durata dell’emergenza sanitaria Covid-19, il servizio di Psicologia ospedaliera dell’Azienda Santa Maria di Terni ha messo a disposizione una linea telefonica per offrire sostegno psicologico dedicato in via prioritaria ai familiari dei pazienti ricoverati, ai pazienti in regime di ricovero che ne sentano il bisogno e ai dipendenti direttamente coinvolti nell’assistenza dei pazienti Covid-19.

Per parlare con gli psicologi dell’Azienda ospedaliera è possibile contattare il numero 0744-205968 lunedì, mercoledì e venerdì  dalle ore 8.30 alle 14, martedì e giovedì dalle ore 8.30 alle 17.

Nel rispetto delle raccomandazioni e prescrizioni ministeriali e regionali, tutte le azioni intraprese dall’Azienda hanno perseguito alcuni principali obiettivi:

  • Contenere/ridurre il rischio di contagio da nuovo Coronavirus
  • Aumentare la sicurezza per tutti i pazienti non-Covid e per tutti gli operatori dell’Azienda ospedaliera
  • Migliorare, per quanto possibile, l’accoglienza e la cura dei pazienti Covid positivi che, è bene ricordarlo, prima di essere “rischiosi” per gli altri, sono anzitutto persone malate!

Personale incrementato

Si è subito proceduto alla stipula di contratti libero-professionali per aumentare la dotazione organica dei principali reparti interessati. Sono stati pubblicati avvisi, ai sensi del DL 18/2020, per reclutare con decorrenza immediata medici specialisti, medici in quiescenza e medici specializzandi iscritti all’ultimo e penultimo anno di specializzazione. Contestualmente si è iniziato a procedere ad assunzioni a tempo determinato di personale infermieristico, utilizzando la graduatoria vigente, e alla stabilizzazione del personale precario, ai sensi del comma 1 dell’art. 20 del decreto Legislativo n. 75/2017, rivolto a tutti i profili professionali sia della dirigenza che del comparto.

Coronavirus, parto sicuro all’ospedale Santa Maria di Terni

In quanto ospedale di secondo livello l’Azienda ospedaliera di Terni ha un punto nascita cosiddetto “hub” per la gestione dell’alta complessità ed ha elaborato precisi protocolli per l’assistenza alla gestante, alla partoriente e alla puerpera sospetta o positiva al Covid-19 così come al neonato.

In tempi record nell’area di degenza sono state eseguite modifiche strutturali che hanno consentito di creare un’ala completa di isolamento del reparto di ginecologia dedicata alle gestanti Covid-19 positive o sospette non complicate, che è strutturalmente ben distinta dal reparto di ostetricia e rooming-in, dove rimane la normale organizzazione, ferme restando le limitazioni disposte per tutti i reparti ospedalieri in questa fase di emergenza. Anche per quanto riguarda il blocco parto è stata allestita una sala parto singola dedicata e una sala operatoria per il taglio cesareo programmato o in emergenza, oltre ad un’area per le prime cure o la rianimazione del neonato per le pazienti Covid-19 positive. In questa area non è naturalmente prevista la presenza del partner o di qualsiasi altra persona di fiducia.

Per quanto riguarda la tutela della salute di tutte le altre mamme non sintomatiche per Covid19 e del bambino, il reparto di ostetricia rooming-in ovviamente limita l’accesso ad un solo visitatore per volta e rispetta rigidamente l’orario di visita, così come in tutti gli altri reparti dell’ospedale, ma al partner, qualora sia  anche lui asintomatico e abbia superato il test di pre-triage, è consentito accedere al Blocco Parto  indossando i necessari presidi di protezione e nel rispetto delle precauzioni indicate dal Ministero della Salute. La riorganizzazione e le numerose limitazioni di accesso introdotte sono indispensabili per la salvaguardia della salute delle mamme, dei neonati, del personale sanitario e della collettività, perché chiunque potrebbe essere veicolo di contagio.

A Terni il primo intervento chirurgico in Umbria su paziente Covid

Il 26 marzo all’Ospedale di Terni le équipe di Ortopedia e di Anestesia e rianimazione hanno operato per la frattura di una caviglia una donna di Città di Castello positiva al Covid-19. Si è trattato del primo intervento in Umbria su un paziente positivo al Covid, ed è stato possibile grazie all’organizzazione e ai protocolli adottati dall’ospedale di Terni per la gestione globale del Coronavirus che consentono di operare in piena sicurezza anche su pazienti Covid. Il Santa Maria di Terni ha subito garantito anche alle altre strutture la condivisione delle procedure ed eventuale consulenza per consentire di effettuare in loco simili interventi.

L’operazione è durata tre ore e mezzo ed ha comportato un grande sforzo da parte di tutti gli operatori coinvolti, che hanno indossato per tutto il tempo tutti i dispositivi di protezione individuali previsti dalle procedure. Ma soprattutto ha dato un segnale importante alla comunità: dimostra che l’ospedale di Terni è in grado di garantire le cure urgenti, con qualità e sicurezza, anche ai pazienti positivi al Covid.

I ringraziamenti del Commissario straordinario Andrea Casciari

Ringrazio per la collaborazione i cittadini e i pazienti che, anche di fronte al disagio dovuto alle improvvise  restrizioni adottate in ospedale, hanno compreso che ogni misura è stata adottata nell’interesse loro e dei sanitari che si occupano della loro cura e assistenza, dei loro cari e di tutta la comunità.

Ma è soprattutto agli operatori dell’ospedale che va il mio personale e sincero ringraziamento. Tutti stanno dimostrando rispetto del proprio lavoro e professione  e una dedizione esemplare. Ognuno di loro ha una propria famiglia, fatta da persone anziane e da bambini che li aspettano a casa: anche a questo dobbiamo pensare nel vederli ogni giorno lavorare al servizio della comunità.

Ringrazio infine la città di Terni, dagli enti alle aziende, dalle associazioni ai cittadini, per le numerose donazioni che ci sono pervenute e alle quali dedicheremo il giusto spazio prossimamente.