Radiofrequenza dinamica vaginale

radiofrequenza vaginale

Vantaggi e rischi della radiofrequenza dinamica vaginale

La rigenerazione del tessuto vaginale è possibile con un trattamento senza anestesia, generalmente indolore e non invasivo: la radiofrequenza dinamica vaginale, una tecnologia che mira a migliorare l’elasticità e la compattezza del canale vaginale stimolando la produzione di collagene e di acido ialuronico. Questo tipo di trattamento è indicato anche contro dispareunia (dolore durante o dopo l’atto sessuale) e forme lievi di incontinenza urinaria da stress. Nelle donne che conducono una  vita sessualmente attiva questo trattamento può correggere la lassità vaginale e dell’introito che possono subentrare dopo uno o più parti per via naturale.

Può correggere, inoltre, l’incontinenza urinaria da stress, prevenire l’insorgenza dei prolassi e trattare il lichen scleroso (infiammazione cronica-sclerotica di cute e mucose). Durante la menopausa la radiofrequenza vaginale può alleviare la sindrome genitourinaria (assottigliamento dei tessuti a livello della vescica e dell’uretra), l’incontinenza da urgenza, i prolassi fino al 2° grado, il deficit di lubrificazione vaginale da ipoestrogenismo (estradiolo plasmatico ridotto), la vestibolite (infiammazione della mucosa del vestibolo della vagina, ossia dei tessuti posti all’entrata della vagina), la dispareunia. In post–menopausa, infine, questo trattamento può curare l’atrofia vulvo-vaginale con tutti i sintomi correlati (irritazione, bruciore, prurito, infiammazione e dolore durante i rapporti sessuali).

Il trattamento viene effettuato introducendo in vagina un manipolo (lubrificato) che emette radiofrequenza monopolare e bipolare a 360° e che determina una temperatura sulle pareti vaginali attorno ai 41°C. Ogni seduta dura all’incirca 20’ ed è indolore, anche se è importante ricordare che l’organo femminile è diverso da donna a donna e ciascun problema dovrebbe essere affrontato singolarmente dopo attenta valutazione ginecologica e con un Pap Test negativo.

Il calore produce formazione di collagene reticolare con miglioramento della tenuta dei legamenti del pavimento pelvico.

Nella stessa seduta, oltre la radiofrequenza si può eseguire  l’elettroporazione, la somministrazione cioè di piccolissime quantità di farmaci e non (estradiolo, acido ialuronico, polinucleotidi) attraverso l’utilizzo di un campo elettrico. La radiofrequenza migliora inoltre la lubrificazione vaginale e induce la formazione di elastina con miglioramento dell’elasticità vaginale.

DR.SSA GIUSI PORCARO
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia

www.latuaginecologa.it

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